12 Luglio 2010

Etichetta energetica anche per i prodotti dell’edilizia

Le norme sull’etichettatura energetica, finora limitate agli elettrodomestici, dovranno essere applicate sui tutti i prodotti che hanno un impatto rilevante, diretto o indiretto, sul consumo di energia: lo stabilisce la Direttiva 2010/30/CE, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 giugno 2010, concernente “l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti”.

Per “impatto diretto” si intende l’impatto ambientale che hanno i prodotti con riferimento all’energia effettivamente consumata durante l’uso, mentre per “impatto indiretto” si considera l’impatto di quei prodotti che non consumano energia, ma contribuiscono alla conservazione dell’energia. E’ proprio in quest’ultimo caso che sono inclusi i materiali dell’edilizia che incrementano l’isolamento degli edifici, contribuendo così a ridurre il consumo energetico (quali, ad esempio, vetri, solai o finestre isolanti).

In un secondo momento, verranno fissate le schede e le etichette relative ai consumi di energia di ciascun prodotto: la classificazione manterrà nel formato le lettere da A a G, con l’aggiunta di tre classi superiori A+, A++ e A+++.
Sono esclusi tuttavia dalla Direttiva:
– i prodotti usati;
– i mezzi adibiti al trasporto di cose o di persone;
– la piastrina, o l’equivalente della piastrina, indicante la potenza, apposta per motivi di sicurezza sui prodotti.

La direttiva fa parte di un più ampio pacchetto legislativo sul rendimento energetico, che comprende anche una normativa a parte sull’efficienza energetica degli edifici, già approvata dall’Europarlamento. Gli Stati membri avranno tempo fino al 20 luglio 2011 per adeguare la normativa nazionale alle nuove regole sull’etichetta energetica.

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