01 Giugno 2015
Via al programma di recupero degli alloggi sociali
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 116 del 21/5/2015) il Decreto del 16 marzo 2015 che stanzia 468 milioni di euro per il recupero e la razionalizzazione di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il DM, in attuazione del Piano Casa (DL 47/2014 art. 4, comma 1), ripartisce tra le Regioni le risorse destinate al social housing e definisce i criteri per la formulazione del programma che mira a realizzare una serie di interventi di manutenzione straordinaria anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico statico e del miglioramento sismico degli immobili.
Per essere inseriti nel Programma gli interventi devono rispondere ai seguenti criteri:
• rapida assegnazione degli alloggi non utilizzati per assenza di interventi di manutenzione;
• riduzione dei costi di conduzione degli alloggi da parte degli assegnatari e dei costi di gestione da parte degli enti gestori mediante l’adeguamento e il miglioramento impiantistico e tecnologico degli immobili e degli alloggi, con particolare riferimento alla prestazione energetica;
• trasformazione tipologica degli alloggi per tenere conto delle nuove articolazioni della domanda abitativa conseguente alla trasformazione delle strutture familiari, ai fenomeni migratori, alla povertà e marginalità urbana;
• adeguamento statico e miglioramento della risposta sismica.
Per quanto riguarda le tipologie di interventi ammesse a finanziamento, sono individuate nello specifico due linee: la prima comprende interventi di non rilevante entità finalizzati a rendere prontamente disponibili gli alloggi sfitti mediante manutenzione ed efficientamento, cioè di importo inferiore a 15 mila euro ed eseguibili entro 60 giorni dal provvedimento regionale di concessione del finanziamento. A questo gruppo sono stati destinati 67,9 milioni di euro e gli alloggi così recuperati saranno rivolti prioritariamente alle categorie sociali disagiate oggetto di un provvedimento di sospensione degli sfratti.
La seconda linea, a cui sono stati destinati circa 400 milioni di euro, comprende interventi di ripristino di alloggi di risulta e di manutenzione straordinaria da realizzare mediante efficientamento energetico, messa in sicurezza strutturale, rimozione amianto, superamento barriere architettoniche, frazionamenti/accorpamenti, per un massimo di 50 mila euro ad alloggio.
Le proposte di intervento dovranno essere localizzate nei Comuni ad alta tensione abitativa o a disagio abitativo individuati nella programmazione regionale e devono essere predisposte dagli ex Istituti autonomi per le case popolari o dai Comuni stessi e trasmesse alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano corredate dai relativi cronoprogrammi.
Entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto interministeriale in Gazzetta ufficiale, quindi entro il 18 settembre 2015, le Regioni e le Province dichiarano l’ammissibilità al finanziamento delle proposte di intervento pervenute, nei limiti delle risorse a loro disposizione, e trasmettano i relativi elenchi, predisposti in ordine di priorità, al Ministero delle Infrastrutture, prima di procedere alla concessione dei finanziamenti.