22 Ottobre 2020

Superbonus spinge al 18,2% propensione a manutenzione casa

Le politiche anticicliche di incentivazione per ristrutturazioni e risparmio energetico hanno avuto, sin dalla loro introduzione, una specifica centralità a fronte di una fase recessiva senza precedenti nel settore dell’edilizia che ha lasciato segni profondi sul lavoro e le imprese. Oggi con l’introduzione dei Superbonus questa tendenza sembra ancor più confermata: secondo gli ultimi dati sulla fiducia dei consumatorinonostante la complessità degli adempimenti richiesti tra asseverazioni e comunicazioni, nel terzo trimestre del 2020 la quota di consumatori che indicano certa o probabile una ristrutturazione della propria abitazione raggiunge il 18,2%, il massimo storico dal 2006. 

La crescita della propensione alla ristrutturazione delle famiglie italiane è sostenuta anche dal nuovo superbonus del 110%, introdotto a maggio con il Decreto ‘Rilancio’, uno straordinario volano per la domanda delle famiglie, in una difficile fase congiunturale per il settore dell’edilizia. Secondo le analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, il bonus del 110% mobilita risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026, con una media annua (2021-2026) di 2,3 miliardi di euro. 

In generale gli interventi finanziati con incentivi fiscali interessano un’ampia platea di imprese: nella filiera della casa – che comprende edilizia, installazione di impianti, immobiliare, servizi professionali e l’indotto manifatturiero di prodotti in legno, materiali da costruzione, cemento, calce e gesso, lavorazione delle pietre e elementi da costruzione in metallo – operano 987 mila imprese con 2 milioni 194 mila addetti, di cui l’88% in micro e piccole imprese. 

L’esame dei dati pubblicati dall’Istat evidenzia che il settore delle costruzioni mostra segnali di ripresa, con la produzione di agosto 2020 che, al netto della stagionalità, risale e torna e superare i livelli medi del primo bimestre 2020, periodo antecedente alla pandemia di Covid-19. Nonostante il recupero in corso, però, la crisi Covid-19 ha lasciato un segno pesante sui conti economici delle imprese: nei primi 8 mesi del 2020 il comparto delle Costruzioni in Italia ha perso il -14,3% della produzione, un calo più ampio di oltre otto punti rispetto alla media Ue 27. 

“Occorre che i Superbonus diventino una misura strutturale” – ha commentato il Presidente di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaelli. “La nuova detrazione è uno strumento decisivo nella corsa verso edifici sicuri ed energeticamente sostenibili, ma per essere efficace davvero ha bisogno di stabilità e certezza nel tempo: riqualificare in chiave energetica e antisismica il patrimonio edilizio è un’occasione che non può essere sprecata non solo per far risparmiare soldi alle famiglie, ma soprattutto per rilanciare l’economia e l’occupazione”. 

torna all’Archivio Notizie