17 Ottobre 2011

Stazione unica appaltante: piccole imprese a rischio

“Una moderna funzione di governance nel sistema degli appalti pubblici”. E’ questa la finalità cui tende l’istituzione della Stazione Unica Appaltante (SUA), così come promossa dal Ministro dell’Interno Maroni in una circolare inviata il 5 ottobre scorso ai prefetti: molteplici sono i vantaggi per le Amministrazioni che ricorrono alla SUA, così da “indirizzarsi verso un obiettivo unitario, sulla base di principi di legalità, economicità ed efficienza, senza sovrapposizioni e nel rispetto delle diverse competenze”.

Prevista nel “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” (art.13 della legge 136/2010), al fine di garantire trasparenza e regolarità della gestione dei contratti pubblici e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali negli appalti pubblici, la Stazione Unica Appaltante è un organismo specializzato che concentra le procedure di gara in unica struttura dedicata, istituita e disciplinata dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 giugno scorso. In ambito regionale si potranno, infatti, creare una o più stazioni uniche appaltanti che potranno svolgere la loro attività in ambito regionale, provinciale e interprovinciale, comunale e intercomunale.

Nella circolare si spiega come l’adesione alla SUA, che è facoltativa, consenta alle Amministrazioni aggiudicatrici una progressiva semplificazione degli adempimenti e delle procedure, nonché un’auspicabile riduzione del contenzioso, “nella consapevolezza che ciò contribuisce a rafforzare l’economia legale e a innalzare il livello di prevenzione delle infiltrazioni criminali”. La concentrazione in una struttura unica di quegli adempimenti che normalmente vengono curati da una pluralità di stazioni appaltanti, può determinare, infine, un’ottimizzazione delle risorse, con immediati vantaggi soprattutto per gli enti locali di dimensioni minori.

Sebbene in linea di principio ANAEPA-Confartigianato non possa che condividere le finalità del provvedimento proprio per limitare quei fenomeni legati alla criminalità che, oltre a generare danno alla collettività, operano anche una concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari, auspichiamo che questa importante novità non generi nel tempo l’estromissione delle imprese più piccole dal mercato degli appalti, anche e soprattutto tenuto conto dell’innalzamento degli importi per la procedura negoziata.

 

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