19 Giugno 2020
Stati Generali: le proposte di Confartigianato per l’edilizia
Il Presidente di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti è intervenuto al confronto con il Premier Giuseppe Conte e i rappresentanti del Governo nell’ambito degli Stati Generali dell’economia convocati dall’Esecutivo, indicando una serie di proposte per lo sviluppo del Paese.
Nel documento consegnato al Governo, sono contenute numerose misure, condivise a pieno da ANAEPA-Confartigianato, che riguardano da vicino l’edilizia, un settore che ora più che mai ha bisogno di azioni concrete che contribuiscano a creare nuovi posti di lavoro e al tempo stesso a rendere il patrimonio edilizio esistente più sicuro, più green e più vivibile.
Per questo occorre prestare la massima attenzione al territorio, favorendo in primis la ristrutturazione dell’esistente, evitando così il consumo del suolo. Vanno messe in campo azioni finalizzate a ripopolare i tanti borghi e i piccoli centri garantendo adeguate infrastrutture e accompagnando la ristrutturazione dell’esistente con specifici interventi fiscali di sostegno, ad esempio attraverso l’introduzione di super bonus legati alla ristrutturazione edilizia nel caso di interventi effettuati su immobili collocati in Comuni con non più di 5.000 abitanti che presentano un trend demografico negativo su un ampio arco temporale.
Tra gli interventi da realizzare – si legge nel documento – si propone di rafforzare le misure sulle ristrutturazioni orientate al risparmio energetico e alla messa in sicurezza degli edifici, estendendo a tutti gli interventi e tipologia di edifici le misure di innalzamento della soglia della detrazione al privato, prevedendo il loro mantenimento strutturale attraverso un meccanismo scalare discendente per gli anni successivi al 2021 (esempio: soglia all’90% nel 2022 e all’80% nel 2023).
Si pone, inoltre, in risalto la necessità di incoraggiare la riqualificazione “green” e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, a partire dalle scuole, nonché il recupero degli spazi culturali e la riqualificazione del connesso patrimonio, incrementando il ricorso alle tecnologie eco-sostenibili e alla bio-edilizia.
Occorre poi incentivare la realizzazione di nuova edilizia pubblica nei settori di servizio per le comunità locali, attraverso il riavvio di un programma di piccole opere e investimenti pubblici legati alla realizzazione di nuovo edificato (anche attraverso interventi di demolizione/ricostruzione) destinato all’educazione e alla scuola, alla sanità e ad altre aree di servizio pubblico essenziale legato soprattutto alle esigenze delle piccole comunità locali.
Viene poi affrontato il tema del recupero dei borghi e della provincia, che può essere sostenuto attraverso programmi orientati al miglioramento delle condizioni abitative, infrastrutturali e “digitali” dei luoghi per favorire una migliore allocazione delle persone che decongestioni le aree urbane.
In materia di appalti, per velocizzare l’apertura dei cantieri, si ritiene indispensabile una deroga temporanea al Codice Appalti per almeno tutto il 2020-2021, contemplando un nuovo modello di regole semplici, rapide ed efficaci, semplificando subito il “castello di burocrazia” costruito intorno alla normativa vigente e utilizzando il “modello Ponte Morandi” anche per le piccole opere immediatamente cantierabili.
Infine, la richiesta, da sempre sostenuta con forza da ANAEPA, di valorizzare gli appalti a km. 0, introducendo la possibilità di consentire, alle Stazioni appaltanti di riservare una quota non inferiore al cinquanta per cento delle commesse pubbliche alle micro e piccole imprese che abbiano sede legale e operativa in prossimità dei luoghi di esecuzione della commessa nelle procedure di affidamento dei lavori che non hanno interesse transfrontaliero e i cui importi di appalto sono inferiori alla soglia di 150.000 euro.