12 Maggio 2011
Stati Generali delle Costruzioni: le proposte dell’ANAEPA
A due anni esatti dalla loro nascita, gli Stati Generali delle Costruzioni (imprese, sindacati, cooperative, artigiani, real estate e tutta la filiera dell’edilizia) si sono riuniti per affrontare il tema della “sostenibilità”, uno dei principi fondanti del loro Manifesto costitutivo del 14 maggio 2009 e argomento sempre più forte e attuale non solo per il futuro del settore ma per l’intero Paese.
L’incontro, svoltosi nella mattinata di sabato 14 maggio presso il MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) di Roma, è stato infatti dedicato alla sostenibilità nella sua declinazione più ampia: dalla tutela dell’ambiente e del territorio alla qualità del costruito, da una politica sostenibile per l’accesso alla casa fino ai temi della legalità e della sicurezza dei lavoratori.
All’iniziativa, in rappresentanza delle associazioni artigiane, è intervenuto il Presidente di ANAEPA-Confartigianato, Arnaldo Redaelli, sul tema “Rigenerazione urbana: sostituzione edilizia e Piano casa”. “In questo contesto il nostro sforzo – ha affermato, tra l’altro, il Presidente Redaelli – deve essere sempre più orientato alla realizzazione di edifici, case, quartieri che coniughino le esigenze abitative alla qualità architettonica, all’estetica, alla sostenibilità. Ragionare in termini di sostenibilità significa considerare la città ed il territorio come un ecosistema complesso caratterizzato da processi in permanente evoluzione che riguardano aspetti, come le risorse ambientali, l’energia, la produzione di rifiuti, la mobilità, continuamente interagenti con fattori culturali sociali ed economici”.
Gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, improntati alla riqualificazione degli edifici e delle aree urbane, alla messa in sicurezza ed al contenimento dei consumi energetici, assumono un ruolo sempre più centrale. La rigenerazione del patrimonio abitativo nazionale attraverso l’utilizzo di appropriate tecnologie e competenze costruttive, quali la realizzazione di interventi relativi alla coibentazione, può assicurare migliori condizioni ambientali e di qualità della vita delle famiglie e dei cittadini italiani, oltre che a costituire una spinta vigorosa per la ripresa del comparto edilizio.
Anche alla luce di queste considerazioni, l’ANAEPA ritiene estremamente validi gli incentivi sulle ristrutturazioni (36%) e sull’efficienza energetica (55%), chiedendo un preciso impegno in tal senso da parte del Governo e del Parlamento, poiché tali misure vanno nella direzione di promuovere un’edilizia sostenibile. Tali sistemi incentivanti infatti debbano essere mantenuti e incoraggiati, consentendo altresì a coloro che effettuano gli investimenti, di poter scegliere un periodo tra le 5 e le 10 annualità per fruire delle detrazioni, così da renderle più convenienti a seconda dei casi.
Il Presidente Redaelli si è inoltre soffermato sulle norme riguardanti il Piano Casa bis contenute nel Decreto sullo sviluppo economico: “Si tratta, in sostanza, di una riedizione, aggiornata, del Piano casa già proposto dal governo nel marzo del 2009, finalizzato a contrastare gli effetti della crisi economica attraverso il rilancio delle costruzioni nel settore privato, in affiancamento al piano nazionale di edilizia abitativa”. Tuttavia, le rivendicazioni delle Regioni fondate sulle loro prerogative costituzionali in materia di edilizia e urbanistica e i vincoli aggiunti dagli enti locali, hanno prodotto, a livello nazionale un quadro estremamente disomogeneo, scoraggiando i cittadini ad effettuare gli investimenti che il Piano stesso si auspicava. “E’ sperabile, pertanto, – conclude il Presidente di ANAEPA – che le regioni interessate approvino, entro 60 giorni, leggi che consentano maggiori opportunità, anche al fine di favorire l’occupazione e sostenere il settore dell’edilizia. Così come i Comuni, a loro volta, dovrebbero consentire interventi che rendano conveniente per cittadini e imprese aprire nuovi cantieri”.