31 Ottobre 2011
Ritardati pagamenti: salta recepimento direttiva UE
Grande preoccupazione fra le aziende e le associazioni di categoria per la recente approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera del parere con il quale è prevista l’esclusione della Direttiva UE sui ritardati pagamenti dal testo della Legge Comunitaria 2011. Viene così rinviato il recepimento della normativa europea, che tutela le imprese contro i ritardi di pagamento da parte della Pubblica amministrazione nelle transazioni commerciali, fissando a 30 giorni (elevato a 60 solo in casi particolari) il limite di tempo per effettuare i pagamenti, oltre il quale scattano gli interessi di mora.
La Commissione Bilancio della Camera, a maggioranza, ha ritenuto necessario rinviare il recepimento della direttiva 2011/7/UE, “in assenza di un contestuale adeguamento delle vigenti procedure di pagamento in ambito pubblico – dal quale peraltro deriverebbero oneri finanziari – e stante la situazione di forte ritardo nelle erogazioni, che darebbe luogo al conseguente addebito di interessi moratori a carico dell’erario”.
Il relatore Polledri, dopo aver sottolineato che la scadenza per l’adeguamento degli ordinamenti nazionali è fissata al 16 marzo 2013 e che la nuova disciplina dovrebbe in ogni caso riguardare solo i contratti stipulati successivamente a tale data, ha poi proseguito, auspicando che “nelle more del recepimento della suddetta direttiva, sarà possibile introdurre nel nostro ordinamento le opportune modifiche normative e amministrative, individuando le necessarie risorse, volte al graduale smaltimento dei debiti pregressi, all’accelerazione dei pagamenti ed all’uso generalizzato dei sistemi automatizzati, indispensabili per consentire di effettuare le operazioni entro i termini stringenti previsti dalla normativa comunitaria”.
Il Presidente di ANAEPA-Confartigianato, Arnaldo Redaelli, associandosi alle preoccupazioni espresse anche dalle altre organizzazioni di categoria, ha commentato: “La decisione di sopprimere il recepimento della direttiva sui ritardati pagamenti dalla Legge Comunitaria equivale ad un ulteriore aggravio delle condizioni economiche delle piccole imprese artigiane, soffocate dalla mancanza di liquidità. Il futuro delle nostre aziende si fonda anche nel rispetto delle tempistiche di pagamento”.