29 Aprile 2020

Ristrutturazioni: solo con standard energetici elevati

In aumento le ristrutturazioni con standard energetici elevati. È quanto emerge dall’analisi del monitoraggio delle dinamiche del mercato immobiliare in funzione delle caratteristiche energetiche degli edifici, svolta da ENEA è emerso un miglioramento del quadro generale del nostro Paese.

Dall’indagine – condotta su un campione di oltre 800 agenti immobiliari – sono emersi segnali incoraggianti per il segmento delle nuove abitazioni e, fattore ancora più importante, per quello del ristrutturato: nel primo caso quasi l’80% delle transazioni immobiliari ha riguardato abitazioni, nelle classi energetiche A o B, mentre, nel secondo la percentuale degli immobili più efficienti è arrivata al 36% nel 2019, rispetto al 22% del 2018.

Il mercato, resta ancora vincolato alle categorie energetiche meno performanti: il 70% degli scambi ha coinvolto immobili non ancora efficientati, da ristrutturare.

Nel 2019 si è inoltre consolidato il generale trend positivo riscontrato già negli scorsi anni, a proposito degli edifici ricadenti nella classe energetica più scadente (la G) le cui compravendite continuano progressivamente a ridursi: la percentuale si è attestata, intorno al 40% per monolocali e bilocali e al 37% per i trilocali, per scendere al 34% per le ville unifamiliari e al 24 % per le villette. Specialmente per queste due ultime categorie di abitazioni, il miglioramento rispetto al 2018 è da considerarsi molto positivo.

La scarsa qualità energetica degli edifici compravenduti rimane però sempre una caratteristica marcata del mercato immobiliare italiano con percentuali di edifici appartenenti alle ultime classi energetiche (D-G) che si attestano intorno al 85% per monolocali, bilocali e trilocali e intorno al 73% per villette e unifamiliari. Quasi 10 punti in più rispetto all’anno precedente, per la percentuale di immobili di pregio nelle classi energetiche più performanti (A1-4 e B), passata dal 28% del 2018 al 37% del 2019. Incoraggianti anche i risultati fatti registrare dalle abitazioni situate in zone centrali (16%) mentre, per le zone semicentrali e di estrema periferia, il dato varia dal 14 all’8%.

Continua la crescita del dato relativo agli immobili nuovi, che ha toccato il nuovo record dell’80% delle abitazioni di nuova costruzione certificate nelle classi A e B. Molto interessante anche la crescita registrata nell’ultimo triennio rispetto agli immobili ristrutturati dove si registra un aumento di 14 punti percentuali rispetto all’anno precedente, fino ad arrivare ad attestarsi al 36%. Non sorprende, invece, il dato modesto dei comparti dell’usato in buone condizioni e ancor di meno quello degli edifici da ristrutturare.

“I dati ci rivelano come sia cambiata l’attenzione dell’acquirente finale in materia di risparmio energetico”, ha commentato il Presidente di ANAEPA, Arnaldo Redaelli. “L’elevata efficienza energetica di un immobile rappresenta un formidabile vantaggio di mercato e in fase di ripartenza del settore non si potrà non considerare l’enorme potenziale di questo mercato. Occorrerà quindi potenziare maggiormente le detrazioni per la casa, come richiesto da tempo all’ANAEPA, che dovranno essere rese strutturali nel medio-lungo periodo, così da incentivare ancora di più la mobilitazione di investimenti per una ristrutturazione di qualità degli immobili”, ha concluso Redaelli.

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