08 Luglio 2019
Rapporto Enea: “L’ecobonus funziona”
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha pubblicato nei giorni scorsi il suo ottavo rapporto annuale sull’andamento delle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico. Dall’introduzione del meccanismo dell’ecobonus gli investimenti per interventi di riqualificazione energetica, sono stati circa 39 miliardi, di cui 3,3 miliardi solo nel 2018, con un risparmio cumulato di circa 100 milioni di Megawattora (MWh).
Dai dati sull’ecobonus 2018, emerge che lo scorso anno le famiglie italiane hanno effettuato oltre 300 mila interventi di efficienza energetica, prevalentemente per sostituire i serramenti (1,2 miliardi di spesa), per coibentare solai e pareti (circa 1 miliardo) e per installare caldaie a condensazione e pompe di calore per il riscaldamento invernale (circa 800 milioni). Circa il 77% degli investimenti (2,56 miliardi di euro su oltre 3,3) riguarda edifici costruiti prima degli anni ‘80.
In particolare, circa il 35% delle risorse (oltre 1,1 miliardi di euro) è stato destinato all’edilizia anni ‘60. Il 36% degli investimenti (oltre 1,2 miliardi di euro) ha riguardato una costruzione isolata (ad esempio una villetta mono o plurifamiliare), mentre più del 50% delle risorse (pari a oltre 1,7 miliardi di euro) ha interessato interventi su edifici in linea e condomìni con più di tre piani fuori terra. Sempre nel 2018, primo anno di monitoraggio del bonus casa (detrazione al 50%) sono stati effettuati 500 mila interventi con un risparmio complessivo di 700 mila MWh.
“L’ecobonus funziona – ha commentato il Presidente di ANAEPA Redaelli – non solo per gli effetti diretti sul comparto delle costruzioni, gravemente provato dalla crisi economica, ma anche per le ricadute ambientali in termini di risparmio delle risorse. Tuttavia lo sconto in fattura introdotto dal Decreto Crescita, discrimina micro e piccole imprese, con restrizioni della concorrenza nell’offerta di servizi di riqualificazione energetica, favorendo i soli operatori economici di più grandi dimensioni. Il trasferimento dei crediti fiscali dai soggetti aventi diritto ai fornitori, è fruibile, nei fatti, solo dalle imprese di grande dimensione, che risultano le uniche in grado di praticare gli sconti corrispondenti alle detrazioni fiscali senza confronti concorrenziali”.