22 Gennaio 2021
Opere strategiche: la lista dei cantieri prioritari
Nella giornata di ieri il Governo ha trasmesso alla Camera per l’assegnazione alle competenti Commissioni permanenti il Dpcm contente l’elenco delle opere infrastrutturali ritenute strategiche per il Paese e i nominativi dei relativi commissari straordinari, ai sensi del comma 1 dell’articolo 4 del Dl Sblocca cantieri (decreto-legge n. 32 del 2019, convertito con modificazioni dalla L. 14 giugno 2019, n. 55). Si tratta di opere e infrastrutture considerate prioritarie per il loro impatto sul tessuto socio-economico nazionale e locale, che hanno come obiettivo quello di agevolare i collegamenti da Nord a Sud del Paese, inclusi quelli con le aree interne, per la cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari.
Questi ultimi, in base al decreto, potranno anche rielaborare progetti non ancora appaltati sostituendosi a qualsiasi altra fase autorizzativa, fatta eccezione per le autorizzazioni relative alla tutela di beni culturali e paesaggistici e per quelle ambientali. Potranno essere abilitati, inoltre, ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operare in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle norme europee.
L’elenco è corredato, per ciascun intervento: della descrizione dell’opera, in relazione ai termini e alle attività connesse alla sua realizzazione, del costo stimato, delle fonti di finanziamento, dei codici unici di progetto (CUP) relativi all’opera principale e agli interventi ad essa collegati.
Con lo schema di DPCM sono state individuate 59 opere, di cui quindici relative a infrastrutture stradali, sedici a infrastrutture ferroviarie, una relativa al trasporto rapido di massa, dodici a infrastrutture idriche, tre a infrastrutture portuali e dodici a infrastrutture per presidi di pubblica sicurezza. Alcune opere, per la loro rilevanza esclusivamente regionale o locale, necessiteranno dell’intesa con il Presidente della Regione interessata, che verrà acquisita dopo l’espressione del parere parlamentare.
Con riguardo agli interventi relativi alla rete stradale sono state previste le seguenti opere, volte alcune a “ricucire” il territorio agevolando i collegamenti con le aree interne del Paese, altre ad adeguare l’infrastruttura ad un aumentato fabbisogno trasportistico o alla messa in sicurezza e altre ancora volte al completo ripristino dell’opera a seguito di cedimenti strutturali a causa di eventi metereologici avversi.
Per quanto concerne gli interventi relativi alle infrastrutture ferroviarie, si è proceduto ad individuare in alcuni casi opere già in realizzazione sulla rete di Alta Velocità ma che necessitano di un’ulteriore accelerazione per completarle e renderle funzionanti nel breve periodo.
Infine, per le infrastrutture idriche sono stati individuati interventi volti prevalentemente alla messa in sicurezza e al completamento di dighe e acquedotti al fine di garantire il loro ottimale esercizio.