14 Dicembre 2020

Opere pubbliche, dal MIT 35 mld per il triennio 2021-2023

Ammontano a oltre 35 miliardi le risorse di competenza per la realizzazione di tutte le opere pubbliche in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alle stazioni appaltanti nazionali, per il triennio 2021-2023. Lo annuncia un comunicato de MIT, evidenziando che si tratta di una dotazione finanziaria imponente grazie a risorse stanziate negli anni precedenti, durante il 2020 e nella legge di bilancio 2021, e ovviamente in corso di stanziamento sul piano del Recovery. Al netto delle ulteriori risorse che saranno rese disponibili nei prossimi mesi dal fondo “Sviluppo e coesione” e dai fondi ordinari della programmazione europea.

Saranno quasi 10 miliardi le risorse aggiuntive solo nei primi 3 anni grazie agli interventi dell’Unione Europea, alle quali si aggiungono risorse ulteriori per tecnologie e mezzi di trasporto (autobus, treni e navi). Inoltre, una quota parte sarà finanziata con i mutui più vantaggiosi all’interno del Piano Recovery che determinerà un beneficio immediato per la finanza pubblica, ma garantirà comunque il rifinanziamento dal 2024.

Altro dato particolarmente rilevante, in un momento di crisi economica, – si legge nel comunicato – è il cronoprogramma dell’utilizzo di queste risorse: infatti se la dotazione finanziaria complessiva è pari a 35 miliardi, i cronoprogramma attuativi che le stazioni appaltanti realizzeranno nei prossimi tre anni per le opere previste in Italia veloce, a carico della finanza statale, ammontano a oltre 27 miliardi. Tale cifra nella programmazione delle stazioni appaltanti diventerà stato di avanzamento lavori, con effetti diretti sul sistema economico.

Le principali opere avviate con il Recovery fund e che consentiranno la realizzazione entro il 2026 di lotti funzionali efficaci per la mobilità saranno completati entro il 2030 a valere sulle risorse nazionali.

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