23 Marzo 2016
Nuovo codice appalti: “Non tradire i principi della riforma”
“Il nuovo Codice degli appalti pubblici è una grande opportunità da non sprecare. Le profonde innovazioni che lo caratterizzano, a cominciare dall’introduzione della soft law in sostituzione del vecchio sistema di regole, e la rapidità della loro entrata in vigore non devono compromettere l’impatto positivo della riforma per le piccole imprese”.
E’ la raccomandazione rivolta congiuntamente dal Presidente di Confartigianto Imprese Giorgio Merletti e dal Presidente di ANAEPA-Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli alle competenti Commissioni parlamentari che in questi giorni stanno elaborando il parere consultivo sul testo del decreto legislativo varato il 3 marzo scorso dal Governo. Il Presidente Redaelli sottolinea la necessità di prevedere un adeguato regime transitorio che accompagni il mercato dei contratti pubblici alle nuove regole “per evitare i rischi di impasse e rallentamenti nella gestione degli appalti che si ripercuoterebbero negativamente sulle piccole imprese”.
Il Presidente di ANAEPA chiede altresì la consultazione delle Organizzazioni di rappresentanza dell’artigianato e delle piccole imprese da parte dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione cui è affidato il compito di emanare gli atti di attuazione del nuovo Codice, e la previsione di includere nella costituenda “Cabina di Regia” anche i rappresentanti delle MPMI.
Inoltre, sottolinea il Presidente Redaelli, nel nuovo Codice degli appalti i criteri di aggiudicazione in merito all’offerta economicamente più vantaggiosa dovranno essere oggettivi e non discriminatori. Altrettanto chiari ed oggettivi dovranno essere i riferimenti a privilegiare le imprese a ‘Km zero’, principio fondamentale per le piccole imprese diffuse sul territorio che, invece, si è perso nel decreto legislativo approvato dal Governo ed è stato relegato in modo sfumato tra i criteri di aggiudicazione.
Tra le indicazioni di Confartigianato per favorire l’effettiva partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti vi è anche la necessità di prevedere l’obbligo di interoperabilità degli strumenti telematici di negoziazione con l’ex AVCPass, vale a dire la futura ‘Banca nazionale degli Operatori Economici’. E ancora, secondo ANAEPA-Confartigianato, l’invito alla suddivisione degli appalti in lotti va prevista anche in base alle singole categorie e specializzazioni presenti nell’appalto. ANAEPA-Confartigianato sollecita poi una chiara indicazione generale dei meccanismi di anticipazione del prezzo per i contratti relativi a lavori, beni e servizi oggetto dell’appalto.
Tra gli aspetti del nuovo Codice da modificare affinché la riforma valorizzi il ruolo delle micro e piccole imprese nel mercato degli appalti pubblici, il Presidente di Confartigianato segnala la necessità di intervenire con una consistente riduzione delle tariffe di attestazione rilasciate dalle SOA.