10 Gennaio 2022

Messa in sicurezza di edifici e del territorio: ai Comuni 450 milioni di euro

E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Interno 8 gennaio 2022 contenente le modalità di presentazione delle domande per richiesta di contributi relative all’annualità 2022, da parte dei Comuni per realizzare interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Le risorse complessive ammontano a 450 milioni di euro.

Le richieste di contributo da parte dei Comuni dovranno avvenire con modalità telematica, tramite la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP) entro le ore 23:59 del 15 febbraio 2022.

Ciascun ente può presentare richiesta di contributo per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e non può chiedere contributi di importo superiore al limite massimo di 1.000.000 di euro per i comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti, di 2.500.000 di euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti e di 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti.

Il contributo erariale può essere richiesto solo per la realizzazione di opere, non integralmente finanziate da altri soggetti, secondo il seguente ordine di priorità:
a) messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
b) messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
c) messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente.

Di seguito, le tipologie di interventi ammissibili:

Interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico:
a. di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico, attestato dal competente personale tecnico dell’ente o di altre istituzioni anche sulla base dei dati Ispra per la riduzione del rischio e l’aumento della resilienza del territorio;
b. di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana;

Interventi di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti:
a. manutenzione straordinaria delle strade e messa in sicurezza dei tratti di viabilità (escluse la costruzione di nuove rotonde e sostituzione pavimento stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce);
b. manutenzione straordinaria su ponti e viadotti, ivi inclusa la demolizione e ricostruzione.

Interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e altre strutture di proprietà dell’ente:
a. manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell’edificio a garanzia della sicurezza dell’utenza;
b. manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio;
c. manutenzione straordinaria per accessibilità e abbattimento barriere architettoniche;
d. manutenzione straordinaria per interventi di efficientamento energetico.

 

 

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