04 Maggio 2016
Linee guida ANAC appalti: via alle consultazioni
Pubblicate le prime indicazioni dell’Anac sul nuovo «Codice dei contratti pubblici». Infatti, l’attuazione delle disposizioni del Codice è demandata all’emanazione di atti di indirizzo e di linee guida di carattere generale, da approvarsi con decreto del Ministro delle infrastrutture su proposta dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e previo parere delle competenti commissioni parlamentari.
Sono sette i primi documenti sottoposti a consultazione degli operatori economici e dei soggetti interessati, preliminari alla predisposizione degli atti normativi previsti dal Codice:
– Il Direttore dei Lavori: modalità di svolgimento delle funzioni di direzione e controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione del contratto (art. 111, comma 1, del Codice) e modulo osservazioni;
– Il Direttore dell’esecuzione: modalità di svolgimento delle funzioni di coordinamento, direzione e controllo tecnico-contabile dell’esecuzione del contratto (art. 111, comma 2, del Codice) e modulo osservazioni;
– Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni (art. 31 del Codice) e modulo osservazioni;
– Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici (art. 36 del Codice) e modulo osservazioni;
– Offerta economicamente più vantaggiosa (art. 95 del Codice) e modulo osservazioni;
– Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici (art. 78 del Codice) e modulo osservazioni;
– Servizi di ingegneria e architettura (artt. 23, 24 e 157 del Codice) e modulo osservazioni.
Il termine per la presentazione delle osservazioni è fissato alle ore 12 del 16 maggio 2016, mediante compilazione dell’apposito modello.
Una delle novità più rilevanti di interesse per le piccole imprese riguarda certamente l’aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa: nelle linee guida l’Anac, recependo le indicazioni contenute nella Direttiva 2014/24/UE, prevede che l’elemento costo nell’ambito dell’OEPV possa essere valutato ricorrendo a un approccio basato sui costi del ciclo di vita. Tale concetto “abbraccia i costi interni, come le ricerche da realizzare, lo sviluppo, la produzione, il trasporto, l’uso e la manutenzione e i costi di smaltimento finale ma può anche abbracciare costi imputabili a esternalità ambientali quali l’inquinamento causato dall’estrazione delle materie prime utilizzate nel prodotto ovvero causato dal prodotto stesso o dalla sua fabbricazione, a condizione che possano essere monetizzati e controllati”.
Viene inoltre stabilito che, compatibilmente con il rispetto dei principi che presidiano gli appalti pubblici, le stazioni appaltanti possono inserire nella valutazione dell’offerta criteri premiali legati al rating di legalità, all’impatto sulla sicurezza e salute dei lavoratori, a quello sull’ambiente e per agevolare la partecipazione delle microimprese e delle piccole e medie imprese, dei giovani professionisti e per le imprese di nuova costituzione.