04 Settembre 2012
Liguria, sottoscritto accordo contratti integrativi dell’edilizia
I rappresentanti regionali delle organizzazioni imprenditoriali dell’artigianato, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno siglato l’ “Accordo quadro per le imprese artigiane, piccole e medie imprese industriali dell’edilizia e affini della Liguria”, che determina l’applicazione del contratto integrativo nel rispetto delle peculiarità del comparto artigiano.
L’accordo fissa regole comuni per la stesura dei contratti integrativi provinciali e prevede, inoltre, una clausola di sussidiarietà che affida ai referenti regionali la possibilità di intervento per superare eventuali divergenze, qualora a livello provinciale non si arrivi a un’intesa sul contratto.
Con tale intesa sono finalmente riconosciute anche in Liguria piena autonomia e capacità rappresentativa, a tutti i livelli di contrattazione e istituzionali, alle imprese che aderiscono alle Associazioni dell’artigianato e della piccola e media impresa dell’edilizia e affini.
“Dopo un lavoro di concertazione durato più di un anno e superate alcune divergenze iniziali tra le parti – spiegano i sottoscrittori – le Associazioni dell’artigianato e della piccola e media impresa dell’edilizia hanno raggiunto un risultato storico perché finalmente viene colmato il vuoto normativo precedente. L’integrativo di secondo livello è infatti un passaggio importantissimo per riconoscere su tutti i piani, anche quello territoriale, la dignità del contratto artigiano e per dare seguito a quanto disposto dal nostro Ccnl del 2008 e successivi rinnovi”.
Altro punto fondamentale su cui si è raggiunto l’accordo, è l’impegno a procedere per la corretta attuazione di tutto ciò che concerne il sistema bilaterale. Lo strumento della bilateralità, se pienamente e correttamente attuato, è un importante elemento per dare concreta attuazione ai diritti di tutte le parti, datori di lavoro, lavoratori, rappresentanze sindacali. Da parte dei sottoscrittori, è auspicabile che un percorso condiviso, come quello che si è attuato con la firma dell’accordo, possa essere una risposta importante alla crisi che sta colpendo duramente il settore delle costruzioni.