17 Dicembre 2014

Legge di Stabilità: 200 milioni per le periferie degradate. Ritirata la proroga per il Sal

Un nuovo ‘Piano Città’ per la rigenerazione delle aree urbane degradate e la proroga al 2016 dell’anticipazione del 10% all’appaltatore. Questi tra i principali emendamenti che il Governo ha presentato alla Legge di Stabilità 2015, attualmente all’esame del Senato, al cui interno sono previste diverse disposizioni finalizzate a sostenere il comparto delle costruzioni e a ridare liquidità alle imprese.

La proposta dell’esecutivo per dare l’avvio ad una concreta politica di sviluppo delle città e rigenerazione delle periferie predispone un piano nazionale per la rigenerazione e riqualificazione delle aree urbane degradate, con un investimento di 50 milioni per il 2015 e altri 150 per il 2016 e il 2017. Oltre a definire le risorse, l’emendamento del Governo alla legge di stabilità prevede che entro il 30 settembre 2015 i Comuni interessati dovranno presentare progetti di riqualificazione delle aree periferiche, miglioramento del decoro urbano, riuso e rigenerazione dell’edificato, secondo modalità definite con apposito bando, approvato con Dpcm, entro la fine di marzo. Tale misura di indubbio valore, necessita tuttavia, di essere irrobustita con ulteriori adeguati stanziamenti per far fronte alle molteplici richieste di intervento.

Contrariamente a quanto annunciato, il Governo ha ritirato due emendamenti che avrebbero potuto garantire maggiore liquidità alle imprese e prevenire ritardi nell’avvio dei cantieri: il primo avrebbe dovuto prorogare dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2016 la corresponsione in favore dell’appaltatore di un’anticipazione del prezzo pari al 10 per cento dell’importo contrattuale. Il secondo emendamento, invece, prevedeva per tutto il 2016 una deroga all’attuale disciplina dello stato di avanzamento dei lavori (SAL) ai fini dei pagamenti in corso d’opera: il direttore dei lavori dovrà quindi emettere con cadenza bimestrale il documento che riassume tutte le lavorazioni eseguite dall’inizio dell’appalto, il cosiddetto SAL, essenziale per l’emissione delle fatture. Anaepa-Confartigianato ha espresso profondo rammarico per il ritiro dei due emendamenti e auspica che vengano reinseriti nell’annuale decreto Milleproroghe.

Rispetto alle altre previsioni contenute nel disegno di legge di stabilità, ANAEPA-Confartigianato Edilizia, nel valutare positivamente la proroga a tutto il 2015 dell’ecobonus al 65% non solo per l’efficienza energetica ma anche per gli interventi di consolidamento antisismico degli edifici esistenti e della detrazione del 50% per le ristrutturazioni, ha tuttavia più volte sottolineato l’importanza della messa a regime dell’attuale intensità dell’agevolazione (65% e 50%).

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