20 Dicembre 2017

Legge Bilancio 2018: super bonus per interventi combinati di riqualificazione energetica e antisismici

L’esame della legge di Bilancio per il 2018 è alle battute conclusive, prima del passaggio in Aula per la definitiva approvazione. Tra gli emendamenti approvati in Commissione Bilancio, di interesse per il settore delle costruzioni, si segnala l’arrivo di un’unica maxi detrazione che combina sismabonus ed ecobonus.

Se confermato, dal 1° gennaio 2018, per gli interventi su parti comuni condominiali finalizzati sia alla riduzione del rischio sismico che alla riqualificazione energetica si potrà beneficiare di una detrazione nella misura dell’80-85%.

Come unica condizione gli edifici condominiali oggetto dei lavori dovranno ricadere nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Se gli interventi determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore la detrazione sarà pari all’80%, se determinano un passaggio a due classi di rischio inferiore la detrazione salirà all’85%. La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali “su un ammontare delle spese non superiore a 136mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio”.

Torna, poi, con un altro emendamento la detrazione fiscale piena, al 65%, «per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A» accompagnati dalla «contestuale installazione di sistemi di termoregolazione». Per le caldaie di classe A “semplici” l’incentivo sarà del 50%, mentre non sarà invece corrisposto a quelle sotto alla prima classe. Nella versione precedente del decreto l’incentivo era previsto al 50% per tutti i tipi di impianti.

Incremento, infine, di 60 milioni di euro il ‘Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei Piccoli Comuni’, istituito dalla Legge sui Piccoli Comuni con una dotazione di 100 milioni di euro dal 2017 al 2023, portando il plafond complessivo a 160 milioni di euro. Le risorse serviranno per il recupero dei centri storici, la riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado , per opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole e interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico.

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