14 Marzo 2018
Lavori pubblici: ricostruzione e incompiute priorità del Programma triennale
Con il decreto ministeriale n. 14 del 16 gennaio 2018, pubblicato sulla Gazzetta del 9 marzo 2018, sono state definite, con un anno e mezzo di ritardo rispetto a quanto previsto dal Codice Appalti, le procedure e gli schemi-tipo con cui le amministrazioni aggiudicatrici adottano i programmi pluriennali per i lavori e i servizi pubblici e i relativi elenchi e aggiornamenti annuali.
Il programma dei lavori pubblici, che riguarderà il triennio 2019-2021, riporta anche la priorità dei lavori, valutata su tre livelli, di cui le PA devono tener conto per la realizzazione: sono individuati come prioritari i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali, di completamento delle opere incompiute, di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, i progetti definitivi o esecutivi già approvati, i lavori cofinanziati con fondi europei, nonché i lavori per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario. Priorità massima ai lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino dovuti a calamità naturali, e, in subordine, i lavori di completamento di opere pubbliche incompiute.
Secondo tale ordine di classificazione, le amministrazioni indicano per ciascuna opera non completata le modalità e le risorse per il loro completamento o possono optare per soluzioni alternative, quali il riutilizzo ridimensionato, il cambio di destinazione d’uso o la cessione a titolo di corrispettivo per la realizzazione di altra opera pubblica, la vendita ovvero la demolizione qualora le esigenze di pubblico interesse non consentano l’adozione di soluzioni alternative.
Qualora, si rilevi che per il completamento e la gestione delle opere pubbliche incompiute sussista la capacità attrattiva di finanziamenti privati, le amministrazioni promuovono il ricorso a procedure di partenariato pubblico privato. A tal fine le amministrazioni pubblicano sul profilo del committente e sull’apposita sezione del portale web del Ministero delle infrastrutture e anche tramite i sistemi informatizzati regionali, un avviso finalizzato ad acquisire le manifestazioni di interesse degli operatori economici in ordine ai lavori di possibile completamento, anche ridimensionato e/o con diversa destinazione d’uso, delle opere incompiute nonché alla gestione delle stesse.
Un lavoro non inserito nell’elenco annuale può essere realizzato quando sia reso necessario da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari. Può essere altresì realizzato un lavoro non inserito in elenco sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra i mezzi finanziari dell’amministrazione al momento della formazione dell’elenco, avviando le procedure di aggiornamento della programmazione.