30 Luglio 2012
L’andamento del settore dell’edilizia a metà 2012
Calo negli ultimi quattro trimestri dell’1,36% del totale delle imprese edili e meno marcato (-1,17%) per l’artigianato del comparto. E’ quanto si rileva dal rapporto semestrale ANAEPA – Confartigianato che offre un quadro dettagliato sulla situazione dell’edilizia nei primi sei mesi del 2012, analizzando le dinamiche dell’artigianato nelle costruzioni, del valore aggiunto, del credito e dell’occupazione. ANAEPA, infatti, da anni effettua un monitoraggio costante dell’andamento del settore mediante un’elaborazione periodica a cura dell’Ufficio Studi confederale.
Nei primi cinque mesi del 2012 si è registrata una flessione della produzione nelle Costruzioni del 14,0%, due volte peggio rispetto all’Area euro (-6,9%); a maggio 2012 i livelli sono stati vicini ai minimi storici ed inferiori del 33,9% rispetto al massimo pre crisi. Ancora debole il recupero della fiducia delle imprese: nel 2011 il valore aggiunto reale è inferiore dello 0,7% rispetto ai livelli del 2000. Nelle costruzioni il trend di calo dell’indicatore di fiducia ha iniziato a manifestarsi già nel 2007, ma è con lo scoppio della crisi nell’autunno 2008 che il calo si è accentuato. Successivamente, a marzo 2010, si è registrata una sostanziale inversione di tendenza, ma con un andamento incerto: gli ultimi dati relativi a giugno 2012 vedono l’indice di fiducia salire e raggiungere il valore di 85,6, stabilmente sopra sia al recente minimo di 74,2 osservato in aprile 2011 sia al picco inferiore di 67,5 di febbraio 2010.
La crisi delle costruzioni è fortemente delineata anche dall’andamento degli investimenti fissi lordi: nel I trimestre 2012 la dinamica degli investimenti nelle costruzioni segna una flessione tendenziale del 5,2%. Sul fronte degli investimenti pubblici, nel 2011 la spesa della Pa in edilizia è a crescita zero. In cinque anni la flessione è stata del 12,6%.
Gli ultimi dati disponibili e relativi al I trimestre 2012 indicano per le compravendite immobiliari una flessione tendenziale del 17,8% che interrompe i due trimestri consecutivi di lieve crescita che hanno caratterizzato la seconda metà del 2011. L’analisi mostra, inoltre, pressioni verso il basso per i prezzi delle abitazioni e al contempo, uno sconto maggiore praticato dal venditore che arriva al 14,3%.
Per quanto riguarda, invece, l’occupazione nell’ultimo anno si evidenzia una diminuzione del 5,1%, pari a 97.800 occupati in meno. La dinamica tendenziale dell’occupazione nel comparto delle Costruzioni negli ultimi sette anni mostra un andamento ciclico: il dato peggiore è il -8,0% del IV trimestre 2011 e quello migliore è il +8,9% del I trimestre 2005. Dopo la crescita dell’1,6% registrata nel II trimestre 2010 si riscontra un calo tendenziale dell’occupazione, che si prolunga in una serie di sei trimestri consecutivi fino al -4,5% osservato nel I trimestre 2012.
Marcato rallentamento anche della dinamica dei mutui per acquisto di case, con tasso d’interesse in crescita a maggio 2012 di 103 punti base in un anno e di 62 punti base superiore alla media Eurozona. I mutui incidono per il 30,9% sul reddito disponibile delle famiglie consumatrici: tra il 33,6% del Centro-Nord ed il 22,9% nel Mezzogiorno.