30 Settembre 2016

In Gazzetta il Decreto per il dissesto idrogeologico

Attivato il fondo da 100 milioni di euro per finanziare progetti di mitigazione del rischio idrogeologico e per renderli immediatamente cantierabili. È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 215 del 14-9-2016) il Decreto del presidente del consiglio dei ministri 14 luglio 2016 che ne definisce le modalità di funzionamento. Il finanziamento del fondo è finalizzato alla redazione del progetto  esecutivo previsto per l’avvio delle procedure di affidamento dei lavori attraverso l’elaborazione dei livelli di progettazione inferiori. Non sono ammessi al finanziamento gli incarichi di progettazione già conferiti e le spese per rilievi e indagini appaltati anteriormente alla data di assegnazione dei fondi.

Sono beneficiari delle risorse i Presidenti delle regioni. L’articolo 3 del decreto precisa che le risorse saranno assegnate su base regionale attraverso graduatorie di progettazione di interventi (una graduatoria per regione) sino alla concorrenza delle somme attribuite a ciascuna regione sulla base dei criteri di riparto stabiliti con successivo DPCM.

Saranno finanziate in via prioritaria le progettazioni degli interventi inseriti nelle tabelle del “Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio di alluvioni”, di cui al DPCM 15 settembre 2015.

Gli altri interventi finanziabili sono selezionati tra quelli inseriti nel data-base on line ReNDiS (Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo), a cura delle regioni e province autonome o dei soggetti dagli stessi accreditati.

Presupposto per l’ammissibilità al finanziamento è l’inserimento di uno Studio preliminare che consista in:

1) una relazione, accompagnata da adeguata documentazione grafica, che illustri in modo esauriente l’ubicazione e la natura del dissesto su cui si intende intervenire e i suoi effetti, gli obiettivi, i requisiti, le modalità e il costo dell’intervento, gli elementi essenziali della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale, della compatibilità paesaggistica e dei vincoli archeologici dell’intervento;
2) la stima sommaria dei lavori da eseguire;
3) il quadro economico preliminare;
4) il cronoprogramma orientativo di tutte le attività, a partire dalla progettazione, fino al collaudo o certificato di regolare esecuzione.

Il finanziamento concesso per la redazione del progetto esecutivo è determinato, in relazione alla tipologia dell’intervento, in base alle percentuali riportate nell’Allegato 1 al decreto, applicate all’importo complessivo dell’intervento costituito dalla somma dell’importo dei lavori e degli oneri della sicurezza e delle somme a disposizione della stazione appaltante.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI  14 luglio 2016

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