12 Febbraio 2013

Il Veneto regolamenta i piccoli cantieri

La Giunta regionale del Veneto ha approvato “procedure operative per la gestione delle terre e rocce da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni”. Tale provvedimento si è reso necessario per colmare il vuoto normativo a seguito della mancata approvazione a livello nazionale di disposizioni che escludessero dai gravosi adempimenti del decreto n.161/2012, “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”, i materiali derivanti da piccoli cantieri (fino a 6000 m³).

ANAEPA-Confartigianato era intervenuta in materia presentando alcuni emendamenti all’AC 4240 B (recante disposizioni in materia ambientale) che contenevano modalità operative semplificate; tuttavia con lo scioglimento delle Camere, l’Atto non ha completato il suo iter, lasciando nell’incertezza le imprese dell’edilizia interessate.

La Regione Veneto, accogliendo le richieste di intervento inviate dalle associazioni di categoria ed enti territoriali, ha previsto procedure semplificate e modalità di esecuzione dei controlli che danno attuazione agli obblighi di verifica della qualità ambientale sui materiali (accertando l’assenza di sostanze contaminanti nelle terre) e che allo stesso tempo garantiscono agli operatori del settore tempi e procedure.

“Siamo soddisfatti – ha commentato Paolo Bassani, Presidente regionale di ANAEPA-Confartigianato Edilizia – perché sono state ascoltate le istanze del settore edile artigiano che chiedeva procedure semplificate per scavi sino a 6000 m³,utilizzando gran parte delle regole che già vigevano in Regione prima dell’entrata in vigore del decreto”.

“Finalmente – prosegue Bassani -, con questo provvedimento le imprese edili del Veneto, specialmente quelle artigiane, anche a fronte di opere di dimensioni ridotte non dovranno presentare più un Piano di utilizzo del materiale da scavo almeno 90 giorni prima dell’inizio dei lavori per le nuove opere”.

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