28 Giugno 2017
Edilizia privata: modelli semplificati dal 1° luglio
Ancora qualche giorno alle Regioni per adeguarsi ai nuovi modelli unici semplificati per l’edilizia in recepimento dell’accordo del 4 maggio scorso tra il Governo, le Regioni, gli Enti Locali. Il 20 giugno sono infatti scaduti i termini, a disposizione delle Regioni, per adattare i contenuti informativi dei moduli unificati e standardizzati alle specifiche normative regionali. Ed entro venerdì 30 giugno i Comuni dovranno aver completato l’adeguamento, pubblicando la modulistica unificata sui siti istituzionali.
Le Amministrazioni pertanto non potranno più chiedere ai cittadini e alle imprese documenti diversi da quelli indicati nella modulistica e pubblicati sui propri portali web. Inoltre, è vietata la richiesta di documenti o informazioni già in possesso della stessa o di altre pubbliche amministrazioni. In questo modo l’Italia si adegua al principio europeo secondo cui “l’amministrazione chiede una volta sola” (“Once only”).
I moduli unificati riguardano le seguenti procedure:
– la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata – CILA;
– la Segnalazione Certificata di Inizio Attività – SCIA;
– la Segnalazione Certificata di Inizio Attività alternativa al Permesso di Costruire;
– la Comunicazione di Inizio Lavori – CIL;
– i Soggetti coinvolti;
– la Comunicazione di Fine Lavori;
– la Segnalazione Certificata per l’Agibilità.
Ad oggi diverse Regioni si sono conformate alle nuova disciplina, tra cui le Marche (con DGR n. 670 del 20 giugno), la Sicilia (con DGR n. 237 del 14 giugno), la Campania (con DGR n. 308 del 31 maggio), l’Emilia Romagna (con modifiche alle LL.RR. n. 15/2013 e n. 23/2004), il Piemonte (con DGR n. 29-5207 del 19 giugno), l’Umbria (con atto della Giunta Regionale del 20 giugno), la Toscana (con delibera n. 646 del 19 giugno), il Lazio (con determinazione del Direttore Regionale per lo sviluppo economico e le attività produttive di concerto con il Direttore della Direzione Regionale territorio, urbanistica e mobilità n. G08525 del 19 giugno).
In Friuli Venezia Giulia, invece, essendo Regione a statuto speciale con competenza esclusiva in materia edilizia, nell’ambito del rispettivo statuto, fino all’adeguamento della legislazione regionale di settore, si continuerà ad utilizzare i moduli già esistenti.