11 Settembre 2013

Detrazioni anche con cambio di sagoma

Tra le novità del Decreto del Fare (Dl 69/2013) che riguardano l’edilizia, entrato in vigore lo scorso 21 agosto, all’art. 30 – relativo alle misure di semplificazione, è stata introdotta l’eliminazione del vincolo della sagoma negli interventi di demolizione e ricostruzione. La principale conseguenza di tale modifica è che tali interventi,  senza il rispetto della sagoma ma con la stessa volumetria, non saranno più considerati come nuove costruzioni, ma rientreranno tra le ristrutturazioni edilizie, con la possibilità quindi di usufruire delle detrazioni del 50% e del 65% e saranno realizzabili con semplice Scia.

La precedente definizione di ristrutturazione edilizia (Dpr 380/2001) ricomprendeva anche la demolizione e ricostruzione ma “con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica”. Dal 21 agosto è sufficiente il rispetto della volumetria. L’art. 30 aggiunge altresì nelle ristrutturazioni edilizie, anche gli “interventi volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza”.

Entro il 31 dicembre 2013 i Comuni individuano, con propria deliberazione, le aree nelle quali non è applicabile la Segnalazione certificata di inizio attività per interventi di demolizione e ricostruzione. Nelle restanti aree, gli interventi cui è applicabile la segnalazione certificata di inizio attività non possono in ogni caso avere inizio prima che siano decorsi 30 giorni dalla data di presentazione della Scia.

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