09 Aprile 2013

Debiti PA, in vigore il decreto sui pagamenti

Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, il Decreto legge che sblocca il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese, approda finalmente in Gazzetta Ufficiale. Da oggi entra in vigore da oggi un provvedimento fortemente sostenuto dalle associazioni di categoria e atteso dalle imprese, specialmente quelle dell’edilizia, sfiancate dai cronici ritardi dei pagamenti. Con la pubblicazione Comuni e Province potranno pagare immediatamente debiti pregressi per una somma pari al 13% della liquidità in cassa in ciascun ente.

Tra i punti fondamentali del decreto, rientra infatti l’esclusione per il 2013 dal Patto di stabilità interno dei pagamenti di debiti certi, liquidi ed esigibili di parte capitale (investimenti già effettuati dalle PA) per un importo di 5 miliardi di euro per quanto riguarda gli enti locali, di 1,4 miliardi per quanto riguarda le regioni, 500 milioni per quanto riguarda le amministrazioni centrali e 800 milioni per investimenti cofinanziati dai fondi strutturali europei, necessario a consentire il conseguimento dei target di spesa.

Via libera immediato, inoltre, alla liquidazione dei debiti commerciali scaduti della PA per un importo di 38,7 miliardi, che verranno erogati nell’arco dei prossimi dodici mesi. Proprio al fine di azzerare l’intero stock di debito, nel pacchetto di misure è previsto anche l’obbligo per tutte le Amministrazioni a compiere un censimento completo di tutti i debiti commerciali scaduti o in scadenza ancora pendenti e a produrre un elenco completo dei debiti ancora da onorare.

Sul fronte delle compensazioni, la possibilità già oggi esistente di compensare crediti commerciali certificati con debiti fiscali iscritti a ruolo viene allargata a debiti fiscali conseguenti ad atti di accertamento con adesione e viene elevata da 500.000 € a 700.000 € la soglia di compensazione tra crediti e debiti fiscali.

“Bene il decreto – ha commentato il presidente ANAEPA-Confartigianato, Arnaldo Redaelli – ma non basta. Per incentivare l’accelerazione della ripresa del Paese e del comparto dell’edilizia occorre garantire alle imprese la certezza di poter recuperare i crediti accumulati nei confronti degli enti locali in tempi rapidi e soprattutto attraverso meccanismi chiari e semplici”.

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