30 Agosto 2010
Dal 2011 cedolare secca al 20% sugli affitti
Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto attuativo n. 42/09 del federalismo fiscale sull’autonomia impositiva dei comuni, dal gennaio 2011 arriva la cedolare secca sugli affitti: sui contratti di locazione si pagherà un’imposta fissa del 20% sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali, e anche dell’imposta di bollo e di registro.
La cedolare, introdotta per incrementare l’emersione degli affitti in nero, ha come vantaggio che il reddito derivante dalla locazione non si somma agli altri redditi e quindi viene tassato con un’aliquota inferiore a quelle ordinarie. Attualmente, infatti, l’aliquota Irpef più bassa è del 23% per chi guadagna meno di 15mila euro all’anno.
I proprietari di immobili concessi in locazione ad uso abitativo avranno la possibilità di decidere se applicare la nuova cedolare o se continuare a seguire le regole di tassazione attuali. Inoltre, la cedolare potrà essere applicata anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione.
Con la riduzione dei canoni di locazione ed il conseguente risparmio per il proprietario, la cedolare secca può costituire, quindi, un sostegno concreto al settore immobiliare e a quello dell’edilizia, incoraggiando gli investimenti nel mattone dato l’interessante risultato in termini di resa netta e spingendo i cittadini proprietari ad affrontare le spese di ristrutturazione in vista di un reddito locativo finalmente interessante. ANAEPA-Confartigianato è stata tra i più convinti sostenitori dell’adozione di questa misura a favore del comparto edile, che potrà avere effetti positivi sull’andamento complessivo dell’economia nazionale.