05 Maggio 2020

Covid-19, le richieste dell’edilizia al Governo per tenere aperti i cantieri

Saldare i debiti della PA, anticipare i pagamenti dei SAL e allineare immediatamente i contratti di appalto in essere prevedendo costi per la sicurezza adeguati. E’ l’appello al Governo che ANAEPA, le altre Associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali dell’edilizia hanno lanciato al Governo nella giornata di oggi.

Da lunedì 4 Maggio sono stati riavviati migliaia di cantieri pubblici e privati, grandi e piccoli, nel rispetto rigoroso dei protocolli sottoscritti tra le parti sociali e recepiti nel DPCM del 26 Aprile ultimo scorso.

Le Parti ritengono fermamente che la salute di chi entra in cantiere sia la priorità e tutto il sistema bilaterale delle costruzioni e delle relazioni industriali si è impegnato attivamente nel conseguimento di questo obiettivo.

Di qui la richiesta al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte di non lasciare soli i lavoratori e gli imprenditori dando indicazione a tutte le stazioni appaltanti pubbliche, come anche previsto dal Codice degli Appalti, e a tutti i committenti privati di adeguare immediatamente i contratti di appalto in essere e prevedere costi per la sicurezza adeguati per i bandi e i contratti futuri e in via di assegnazione.

Per salvaguardare le imprese e tutelare l’occupazione occorre pagare subito debiti arretrati (ancora 6 miliardi solo nel nostro settore), anticipare il più possibile i pagamenti, assicurando il saldo anche in anticipo dei prossimi SAL, riconoscendo i maggiori costi per la sicurezza e la tutela della salute e aggiornando gli importi in virtù di una produzione che, per rispettare le disposizioni stesse, non potrà che avere tempi di lavorazione e consegna più lunghi. Ci sono al riguardo esempi positivi da parte di alcune stazioni appaltanti: tale scelta deve essere valere per tutti i cantieri.

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