14 Aprile 2017

Correttivo appalti: le richieste di ANAEPA per le piccole imprese

Gare al massimo ribasso fino a 2 milioni di euro, adozione del metodo dell’esclusione automatica delle offerte anomale, valorizzazione della “filiera corta”, innalzamento a 258mila euro la soglia di lavori per i quali è obbligatorio dimostrare la qualificazione SOA, eliminazione dell’obbligo di eliminare in gara la terna dei subappaltatori, semplificazione delle procedure di accesso alle gare pubbliche con il principio dell’interoperabilità delle banche dati, limite all’ambito di applicazione dei criteri ambientali minimi nell’edilizia, nuova definizione di rating d’impresa non penalizzante per le piccole imprese.

Queste le modifiche al Decreto Correttivo del Codice Appalti, avanzate dal Tavolo della filiera delle costruzioni – del quale fanno parte oltre ad Anaepa Confartigianato, Ance, Cna, Confapi, Casartigiani, Claai, Oice, e Alleanza Cooperative italiane – e presentato nei giorni in vista dell’approvazione del Correttivo. “Si tratta di modifiche che, se verranno recepite, possono consentire agli artigiani e alle piccole imprese dell’edilizia di cogliere le opportunità del mercato degli appalti pubblici, come indicato dalle Direttive europee ispiratrici della riforma del Codice dei contratti pubblici”. Questo il primo commento del Presidente di ANAEPA, Arnaldo Redaelli all’indomani dell’approvazione del decreto in Consiglio dei Ministri.

In attesa di avere conferme del testo definitivo, la modalità di affidamento ‘a chilometro zero’ è una delle proposte modifica fortemente sostenuta dall’ANAEPA per valorizzare la territorialità delle imprese: si propone l’introduzione della riserva del 50% nella partecipazione alle micro, piccole e medie imprese che abbiano sede legale e operativa nel territorio regionale di esecuzione dei lavori (cd. imprese di prossimità).

Tra le altre proposte di modifica evidenziate dalla filiera, si evidenzia l’innalzamento da uno a due milioni la soglia di utilizzo del criterio del prezzo più basso per assegnare le opere con l’applicazione dell’esclusione automatica delle offerte anomale con metodo “antiturbativa” e l’eliminazione del sorteggio per partecipare alle procedure negoziate che finisce per svilire la qualità delle imprese.

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