13 Maggio 2015

Bonus fiscale anche per chi acquista un immobile già ristrutturato

Tempo di dichiarazione dei redditi. Ma non tutti sanno che a fruire della detrazione Irpef del 50% non è solo chi ha effettuato lavori di ristrutturazione, ma anche chi ha acquistato un immobile ristrutturato. Infatti, l’art. 16-bis, comma 3 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi), prevede la detrazione d’imposta sulle spese sostenute per l’acquisto o l’assegnazione di unità immobiliari sottoposti ad interventi di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia eseguiti da impresa di costruzioni o da cooperativa edilizia, che provvedono entro 18 mesi dalla data del termine dei lavori, alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Tale termine è stato elevato da 6 a 18 mesi dalla recente Legge di stabilità per il 2015.

L’acquirente dell’immobile dovrà calcolare la detrazione del 50%, indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, su un importo forfettario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione entro l’importo massimo di euro 96.000. Ad esempio un contribuente compra un’abitazione al costo di 200.000 euro: in questo caso il costo forfettario di ristrutturazione è 50.000 (il 25% di 200.000) e quindi la detrazione sarà pari a 25.000 euro (il 50% di 50.000). Dal 2016, poi come è noto, la detrazione, salvo ulteriori proroghe come auspicato anche da ANAEPA-Confartigianato Edilizia, tornerà a regime con aliquota del 36% e fino ad un tetto massimo di spesa di 48.000 euro.

L’agevolazione si applica a condizione che gli interventi edilizi riguardino l’intero fabbricato e non solo una parte di esso anche se rilevante. In particolare, tra gli interventi per i quali è possibile beneficiare della detrazione, sono previsti:
– interventi di restauro e risanamento conservativo ovvero quelli eseguiti per la conservazione dell’edificio e per assicurarne la funzionalità, quali ad esempio il consolidamento, ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio e gli inserimenti di elementi accessori e di impianti necessari;
– interventi di ristrutturazione edilizia ovvero quelli volti a trasformare un edificio mediante un insieme sistematico di opere che possono portare a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.

Per ANAEPA, tale misura costituisce un indubbio vantaggio anche per le imprese di costruzione e può contribuire concretamente alla riduzione dell’elevato stock di immobili invenduti che continuano a frenare la ripresa del settore.

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