14 Aprile 2011
Appalti, arriva la Stazione unica
Presentata la bozza del decreto attuativo del Piano straordinario contro le mafie (art. 13 della legge n. 136 del 2010): al fine di garantire la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose, il provvedimento promuove l’istituzione in ambito regionale di una o più stazioni uniche appaltanti (SUA). Il testo dovrà essere ora trasmesso alla Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali.
Il Dpcm precisa che il ricorso alla stazione unica appaltante è facoltativo da parte dei soggetti interessati, ovvero le Amministrazioni dello Stato, le regioni, gli enti pubblici territoriali, gli enti pubblici non economici, le organizzazioni di diritto pubblico, le associazioni e i consorzi imprese pubbliche (di cui all’articolo 32 del Codice dei contratti).
La SUA, in particolare, avrà la funzione di gestire la procedura di gara nel suo complesso e di collaborare nella stipula del contratto con l’Ente che ha aderito. La Stazione unica, inoltre, dovrà curare lo svolgimento della procedura di affidamento, verificando il possesso dei requisiti di partecipazione e dirimendo eventuali contenziosi insorti. La collaborazione tra la SUA e l’Ente sarà disciplinata da un’apposita convenzione, i cui contenuti essenziali sono definiti dal decreto stesso.