21 Maggio 2021
Agenzia Entrate: compravendite immobili in calo nel 2020
L’Agenzia delle Entrate ha diffuso il nuovo rapporto sul mercato immobiliare residenziale – realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia con la collaborazione dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana – che quest’anno giunge alla sua ventesima edizione. Il rapporto analizza i dati di consuntivo del mercato immobiliare delle abitazioni, analizzando le compravendite registrate nel 2020. In particolare, la pubblicazione riporta i volumi, sia a livello nazionale che a livello regionale, delle compravendite delle abitazioni e delle pertinenze, con un’analisi sulle dimensioni delle abitazioni e sul fatturato derivante dagli scambi di immobili. Sono presenti inoltre i dati e i trend relativi ai mutui ipotecari erogati per l’acquisto delle abitazioni e quelli delle locazioni registrate. Focus, infine, sull’indice di sostenibilità (affordability) sempre a cura dell’ABI, che misura le condizioni di accesso all’acquisto della casa da parte delle famiglie italiane.
Il 2020, complessivamente, ha fatto registrare un calo generalizzato delle unità abitative compravendute. Il consuntivo si chiude (al netto dei comuni con catasto tavolare delle province di Trento, Bolzano e di alcuni comuni del Friuli Venezia Giulia) con circa 558 mila abitazioni compravendute, un calo cioè di quasi l’8%, circa 46 mila unità in meno rispetto al 2019. Si interrompe così, bruscamente, la crescita dei volumi di compravendita che proseguiva dal 2014 con un tasso di crescita medio annuo attorno al 7,5%. L’anno passato, in realtà, è stato caratterizzato da una elevata variabilità dei tassi tendenziali nei diversi trimestri dell’anno, rivelando, oltre all’effetto inevitabilmente negativo delle misure restrittive per il contenimento della pandemia, anche una capacità di recupero espressa dal mercato non appena si sono concretizzate le prime prospettive di ripresa economica. Infatti, nel primo trimestre del 2020 cominciano a manifestarsi gli effetti del blocco delle attività economiche avviate a marzo. Nel secondo trimestre il calo generalizzato raggiunge l’apice, ma nel 3° trimestre, con la graduale ripresa delle attività, il mercato residenziale ritrova una crescita superiore alle attese, in particolare nei comuni non capoluogo. Nel quarto trimestre si rilevano in tutte le aree del Paese volumi di compravendita di abitazioni in crescita rispetto al 2019, con tassi tendenziali che contribuiscono a contenere il calo annuale complessivo.
Il calo di volumi di compravendita più rilevante si è registrato al Sud (-9%) e nelle Isole (-9,2%), che rappresentano però circa il 25% del mercato nazionale; al Nord Est si registra la perdita più contenuta, -6,3%. Nei comuni non capoluogo, nel complesso, il calo è meno elevato, -5,7 %, e rimane sotto il 5% per tali comuni nel Nord Est (-4,5%) e nel Centro (-4,8%); di contro, nei comuni capoluogo il calo è più forte, pari a -11,4% nel complesso nazionale, ed in particolare in quelli del Nord Ovest che presentano il tasso tendenziale di maggior decrescita, -12,6% rispetto al 2019.
In termini di dimensione delle abitazioni (superficie in m2 ) l’analisi delle compravendite mostra dinamiche non dissimili dal numero di abitazioni compravendute, sia in termini aggregati sia per aree. Sono state vendute abitazioni per un totale di circa 60 milioni di metri quadrati, in calo del 6,5% rispetto al 2019, con una superficie media per unità abitativa compravenduta pari a 107,5 m2 che, di contro, risulta maggiore rispetto al 2019 (+1,3 m2 ). Analogamente, al Sud e nelle Isole vi sono i cali più elevati in termini di superficie residenziale scambiata, -8%, e al Nord Est il calo più contenuto, entro il 5%. In termini di superficie media, nel Nord Ovest gli scambi di abitazioni presentano il valore più basso tra le aree, 103 m2 anche se di 1,4 m2 più grande del 2019. Nel Nord Est si riscontra la superficie media delle abitazioni compravendute più elevata, pari a 116,1 m2 , e con l’incremento maggiore rispetto al 2019, +1,7 m2 .