14 Settembre 2017
Adeguamento sismico: stanziati 26,4 milioni di euro per le scuole
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre il decreto del Miur sul riparto di 26,4 milioni di euro che le Regioni potranno utilizzare per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici o per la costruzione di nuovi edifici in sostituzione di quelli a rischio sismico nel caso in cui la realizzazione ex novo sia preferibile alla messa in sicurezza di quelli già esistenti.
La quota di competenza regionale è assegnata alle singole Regioni e alle Province autonome tenendo conto dei differenziati livelli di rischio sismico che caratterizzano i diversi territori.
Lo stanziamento totale previsto dal decreto del Miur firmato il 20 luglio scorso è di 26.404.232 euro che si sommano agli altri fondi che vengono stanziati annualmente per l’edilizia scolastica e, in particolare, per l’antisismica. La Campania è la regione alla quale vanno le risorse più consistenti pari a 4.517.764,10 euro. Seguono la Sicilia con 3.952.713,53 euro; il Lazio con 2.806.769,86 euro; la Calabria con 2.273.404,38 euro.
Gli interventi ammessi al finanziamento sono quelli definiti nell’articolo 3 del DPCM 12 ottobre 2015, ovvero:
a) interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici di proprietà pubblica, la cui necessità risulti da verifiche tecniche eseguite in coerenza con le norme tecniche previste;
b) interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici scolastici di proprietà pubblica, che, anche in assenza di verifiche tecniche, si riferiscano a opere per le quali, da studi e documenti già disponibili alla data del presente decreto, risulti accertata la sussistenza di una condizione di rischio sismico grave e attuale;
c) costruzione di nuovi edifici scolastici di proprietà pubblica, nei casi in cui sia indispensabile sostituire quelli esistenti a elevato rischio sismico per i costi eccessivi dell’adeguamento rispetto alla nuova costruzione o per obiettive, riconosciute e documentate situazioni di rischio areale (instabilità di versante, pericolo di alluvioni o inondazioni), che richiedano la demolizione dell’esistente e la ricostruzione, eventualmente anche in altro sito.
Il Miur, con apposita comunicazione rivolta alle Regioni, definirà il termine entro il quale far pervenire i piani relativi alle annualità 2016 e 2017.