02 Agosto 2010

Acustica in edilizia: Confartigianato propone modifiche al decreto

Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, rendendosi interprete delle preoccupazioni espresse dalle categorie interessate, in particolare da ANEAPA e dalle categorie del Legno, dell’Arredo e degli Impianti, ha fatto pervenire una dettagliata lettera al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, nella quale viene fatto il punto sul Decreto Legislativo (che sostituirà il DPCM 5.12.1997) in tema di acustica in edilizia, secondo quanto previsto dalla legge Comunitaria 2008 (legge 88 del 7 luglio 2009) e confermato dalla Comunitaria 2009 (legge 46 del 4 giugno 2010) recentemente entrata in vigore.

La lettera, redatta a nome di Confartigianato, esprime profondo rammarico per la ristrettezza dei tempi che non ha consentito alle associazioni di settore di contribuire alla definizione del decreto legislativo e, al tempo stesso, preoccupazione per l’impatto sul sistema nazione in termini tecnici, economici e occupazionali.

In primo luogo, tra le proposte avanzate da Confartigianato, la possibilità di applicare il decreto solo agli edifici di nuova costruzione, il cui progetto, ai fini del rilascio del titolo abilitativo edilizio, è presentato dopo l’entrata in vigore del decreto stesso. Per gli edifici di nuova costruzione dovrebbe essere richiesto il rispetto dei valori di cui alla classe III della norma UNI 11367, con una tolleranza ammessa di 3 dB per ogni singolo requisito. Occorre, inoltre, considerare la correlazione con le Norme Tecniche per le Costruzioni e con il quadro legislativo in merito al risparmio energetico degli edifici. Infine, fermo restando il rispetto della classe III con riferimento ai singoli requisiti previsti dalla norma UNI 11367, Confartigianato suggerisce di stabilire la volontarietà della classificazione acustica delle unità immobiliari.

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