27 Maggio 2011
Accordo Sistri, rinviato l’obbligo del registro rifiuti
Dopo giorni di intenso confronto con il Governo, è stato raggiunto un accordo fra il Ministero dell’Ambiente e tutte le Organizzazioni imprenditoriali, che prevede una proroga dell’entrata in operatività del sistema di tracciamento digitale dei rifiuti (Sistri) e, conseguentemente, dell’obbligo riguardante la tenuta dei registri di carico e scarico da parte delle imprese e lavoratori autonomi iscritti all’Albo per il trasporto dei propri rifiuti.
In particolare, l’intesa prevede l’emanazione di un decreto ministeriale di proroga del termine del 1° giugno 2011 basato su una differenziata articolazione temporale dell’entrata in vigore in base alle dimensioni di impresa: inizieranno prima le imprese più grandi, in seguito le più piccole, individuate a seconda del numero di dipendenti.
Nel dettaglio, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti partirà:
– il 1° settembre 2011 per i produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti e per i trasportatori autorizzati a trasporti annui superiori alle 3000 tonnellate;
– il 1° ottobre 2011 per i produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti;
– il 1° novembre 2011 per i produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti;
– il 1° dicembre 2011 per i produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e per i trasportatori autorizzati a trasporti annui fino a 3.000 tonnellate;
– il 1° gennaio 2012 per i produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.
La proroga è stata accolta con soddisfazione dall’ANAEPA: l’accordo coglie le gravi difficoltà di funzionamento del Sistri – emerse anche in occasione del click day dell’11 maggio scorso – da tempo denunciate da ANAEPA-Confartigianato, dalle altre associazioni di categoria e dall’intera imprenditoria italiana. “Il rinvio dovrà servire per superare definitivamente l’obbligo della tenuta del registro di carico e scarico in capo alle imprese che effettuano il trasporto dei propri rifiuti non pericolosi e che non si avvalgono del sistema Sistri”, ha sottolineato il Presidente di ANAEPA-Confartigianato, Arnaldo Redaelli.
L’obbligo del registro si sostanzia, infatti, in un ingiustificato aggravio amministrativo per le imprese, giacché nella loro attività ordinaria esse non sono normalmente tenute alla compilazione del registro.
Le imprese che trasportano per conto proprio rifiuti speciali non pericolosi da sé prodotti sono, peraltro, già tenute all’iscrizione ad uno specifico albo (albo gestori ambientali) con relativi adempimenti e contributi annui. Inoltre, la norma sul registro risulta estranea rispetto all’ambito operativo che avrebbe dovuto avere lo schema di decreto legislativo che la introduce, volto essenzialmente al recepimento della direttiva europea sui rifiuti, la quale nulla prevede al riguardo.