20 Agosto 2020
Demolizione opere abusive, in arrivo 10 milioni di euro
Diventa operativo il Fondo da 10 milioni di euro per la demolizione delle opere abusive: è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 206 del 19 agosto 2020 il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 23 giugno 2020 recante “Definizione dei criteri di utilizzazione e di ripartizione delle risorse attribuite al Fondo per la demolizione delle opere abusive”.
Il fondo era stato istituito dalla Legge di Bilancio per il 2018 con una dotazione di 10 milioni di euro, 5 milioni per il 2018 e 5 per il 2019, per la demolizione degli edifici abusivi. Ma in attesa del provvedimento di assegnazione il fondo era congelato dal 2018.
Con il decreto del Mit vengono dunque disciplinate le modalità per l’erogazione ai comuni dei contributi per l’integrazione delle risorse necessarie agli interventi di demolizione di opere abusive.
Possono presentare la domanda di concessione del contributo i comuni nel cui territorio ricadono l’opera o l’immobile realizzati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire.
Le risorse del Fondo saranno utilizzate prioritariamente in relazione agli abusi riguardanti edifici o ampliamenti edilizi con volumetrie pari o superiori a 450 m³ insistenti sulle seguenti aree:
a) aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici;
b) aree a rischio idrogeologico;
c) aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D;
d) aree sottoposte a tutela;
e) aree sottoposte a tutela delle aree naturali protette appartenenti alla rete natura 2000.
La ripartizione delle risorse assicura la realizzazione di almeno un intervento di demolizione nel territorio di ciascuna regione, individuato a partire dalla maggiore volumetria dello stesso. Per gli interventi di pari cubatura, i comuni ne indicano l’ordine prioritario.
Le somme assegnate ai Comuni per ciascun intervento sono pari al 50% del costo totale dello stesso, indicato al momento della presentazione della domanda e risultante dal quadro tecnico economico.
Entro tre mesi dal termine per la presentazione delle domande di contributo, con decreto del Ministro delle infrastrutture, è approvato l’elenco degli interventi ammessi al contributo con indicazione delle relative somme assegnate poste a carico del «Fondo demolizioni».
I comuni provvedono all’affidamento dei lavori e alla stipulazione del contratto con l’impresa entro dodici mesi dall’assegnazione, pena la revoca del contributo.