28 Giugno 2019
DL Crescita: cessione Ecobonus penalizza le piccole imprese
Sismabonus per l’acquisto anche in zona 2 e 3, «misura fissa» delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, sconto sostitutivo all’Ecobonus e cessione del credito aggiuntiva. Queste le principali misure di interesse per le imprese dell’edilizia contenute nel Decreto Crescita che ha avuto il via libera definitivo da parte del Senato e a breve dovrà approdare in Gazzetta Ufficiale.
L’articolo 10 in particolare prevede che i cittadini che effettuano interventi di riqualificazione energetica o antisismici, possano chiedere, in alternativa alla detrazione fiscale dal 50% all’85% spalmabile in 10 anni, uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa che ha realizzato i lavori. Sconto che l’impresa potrà farsi rimborsare dallo Stato tramite un corrispondente credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque anni. Inoltre, l’impresa potrà scegliere di cedere il credito così acquisito ai suoi fornitori di beni e servizi. Non potrà invece cederlo a istituti di credito e intermediari finanziari.
Questo meccanismo, secondo il parere di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, condiviso dalle categorie del “Sistema Casa” Confederale, penalizza proprio le migliaia di piccole imprese della filiera delle costruzioni che non dispongono della capacità finanziaria per ‘anticipare’ lo sconto al cliente e non sono in grado di sopportare l’onerosità dell’operazione di cessione del credito, rischiando di essere tagliate fuori dal mercato. Si contesta lo sconto in fattura perché premia i grandi a discapito del piccoli. Si rischia, infatti, di creare una distorsione del mercato in cui soltanto i fornitori più strutturati e dotati di elevata capacità organizzativa e finanziaria potranno anticipare ai clienti la liquidità necessaria a ottenere lo sconto, e disporranno della capienza fiscale sufficiente per compensare il credito di imposta.
Tra le altre misure del decreto Crescita, si stabilisce il riconoscimento per la vendita di case in zone a rischio sismico 2 e 3 della possibilità di beneficiare della detrazione del 75% (a fronte della riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe inferiore) o dell’85% (passaggio a due classi inferiore) sul prezzo di acquisto.
Viene infine prevista la concessione sino a tutto il 2021 in «misura fissa» delle imposte di registro, ipotecaria e catastale (600 euro in tutto) per le cessioni di interi fabbricati a imprese di costruzione o ristrutturazione che, entro i successivi dieci anni, li demoliscano e ricostruiscano anche con variazione volumetrica se permessa.