20 Maggio 2019
Pagamenti PA, dall’UE regole più stringenti
Il prossimo 26 maggio entra in vigore la Legge Europea 2018 recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea” (Legge 3 maggio 2019, n. 37- Gazzetta Ufficiale n. 109 dell’11 maggio 2019) che interviene per contrastare il fenomeno dei ritardi di pagamento verso le imprese in quei Paesi, come l’Italia, nei quali era stata è stata adottata una procedure di infrazione per il mancato o il non completo rispetto della normativa comunitaria in materia.
La nuova normativa, che riscrive l’articolo 113-bis del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), prevede che I pagamenti relativi agli acconti del corrispettivo di appalto sono effettuati nel termine di 30 giorni decorrenti dall’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori SAL, salvo che sia espressamente concordato nel contratto un diverso termine, comunque non superiore a 60 giorni e purché ciò sia oggettivamente giustificato dalla natura particolare del contratto o da talune sue caratteristiche.
I certificati di pagamento relativi agli acconti del corrispettivo di appalto sono emessi contestualmente all’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori (SAL) e comunque entro un termine non superiore a 7 giorni dall’adozione degli stessi – non più entro 30 giorni. Il responsabile unico del procedimento (RUP) rilascerà il certificato di pagamento ai fini dell’emissione della fattura da parte dell’appaltatore entro 7 giorni dall’esito positivo del collaudo o della verifica di conformità. Da questo momento entro di 30 giorni sarà effettuato il pagamento (qualora sia concordato un termine diverso al massimo 60 giorni).
La Commissione Europea ha già aperto due procedure di infrazione contro l’Italia per quanto riguarda i ritardi di pagamento: la prima, promossa anche dall’ANAEPA nel 2014, relativa proprio alla continua violazione della Direttiva sui pagamaenti; la seconda relativa all’articolo 113-bis del Codice degli Appalti (2017/2090), a fronte della non conformità di tale normativa alle previsioni della direttiva sui ritardi di pagamento.