18 Giugno 2018

In arrivo 5,4 miliardi di euro per le infrastrutture dal Fondo Coesione

Con la pubblicazione in Gazzetta n. 132 della delibera CIPE numero 98/2017 lo scorso 9 giugno si rendono immediatamente disponibili le risorse del Fondo Sviluppo e coesione (FSC) con le quali Comuni, Regioni, Anas e Rete ferroviaria italiana potranno subito pubblicare i bandi di gara per far partire i lavori. La delibera del CIPE approva l’Addendum al Piano Operativo infrastrutture, con una dotazione finanziaria di 5.430,99 milioni di euro, relativo alla Programmazione 2014-2020 del Fondo Sviluppo e Coesione.

L’obiettivo principale dell’Addendum è quello di dare continuità e rafforzare la strategia nazionale in materia di infrastrutture per il trasporto e la logistica come delineata nel Piano operativo del MIT.

Nella delibera sono indicati gli interventi finanziati a valere sul FSC individuati sulla base di obiettivi specifici, dopo un percorso di confronto e condivisione con le Regioni e con i Concessionari delle reti di infrastrutture stradali e ferroviarie coordinato dal MIT.

Nel dettaglio sono assegnate le seguenti risorse:

a) interventi stradali con risorse finanziarie a disposizione pari a 1.717,20 milioni di euro;

b) interventi nel settore ferroviario con risorse finanziarie a disposizione pari a 2.026,50 milioni di euro;

c) interventi per il trasporto urbano e metropolitano con risorse finanziarie a disposizione pari a 665,78 milioni di euro;

d) messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente con risorse finanziarie a disposizione pari a 259,08 milioni di euro;

e) altri interventi con risorse finanziarie a disposizione pari a 306,98 milioni di euro;

f) rinnovo materiale del trasporto pubblico locale ferroviario e su gomma – Piano Sicurezza ferroviaria con risorse finanziarie a disposizione pari a 455,45 milioni di euro.

All’interno di ciascuna linea d’azione gli interventi sono stati individuati tenendo conto della maturità progettuale e congruità della tempistica prevista; della coerenza strategica degli interventi con la programmazione nazionale e regionale; della capacità di raggiungere i target di realizzazione previsti dal Piano Operativo e infine della possibilità di attrarre risorse private e/o capitali aggiuntivi.

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