06 Giugno 2017
Crisi costruzioni: deboli segnali di ripresa
Ancora incerto l’andamento dell’attività nel settore delle costruzioni. A marzo 2017 l’indice della produzione nelle costruzioni cresce dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 3,0% su base annua posizionandosi su un livello superiore del 4,7% rispetto al minimo storico toccato a gennaio 2017. Nei primi tre mesi dell’anno la produzione è stabile, con una minore performance rispetto al settore manifatturiero che, nello stesso periodo, segna un aumento dell’1,6%.
Nel confronto europeo è ancora lontano il recupero del comparto rispetto la media dell’Eurozona: dal marzo 2011 – precedente lo scoppio della crisi del debito sovrano – a marzo 2017 la produzione delle costruzioni in Italia è caduta del 28,6% rispetto al calo contenuto del 2,1% registrato nell’Eurozona.
L’analisi dei conti nazionali, pubblicati dall’Istat giovedì scorso, evidenzia per il terzo trimestre consecutivo una variazione congiunturale positiva degli investimenti in costruzioni e al primo trimestre 2017 segnano un +0,6% rispetto al quarto trimestre 2016. Anche su base annua si osserva un trend di crescita: nel primo trimestre del 2017 si conferma l’aumento dell’1,4% degli Investimenti in costruzioni registrato nel 2016 e che ha seguito otto anni di cali consecutivi.
Sul fronte del mercato immobiliare si delineano alcuni segnali positivi. Da un lato le compravendite immobiliari nel IV trimestre 2016 crescono del 10,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (era +19,9% il trimestre precedente e +9,2% un anno prima). Sul fronte dei prezzi si osserva una progressiva tendenza alla stabilizzazione dopo anni di deflazione immobiliare: al quarto trimestre 2016 i prezzi delle abitazioni – nuove ed esistenti – tornano in territorio positivo (+0,1%) dopo otto anni.
Sul fronte del mercato del lavoro persiste un calo dell’occupazione, anche se in rallentamento: secondo gli ultimi dati disponibili al quarto trimestre 2016 gli occupati nelle costruzioni scendono del 2,4%, in rallentamento rispetto al -4,7% del terzo trimestre 2016 e del -3,5% di un anno prima.