01 Giugno 2017
Ecobonus: condomini potranno cedere credito alle banche
L’Aula della Camera ha votato la fiducia alla cosiddetta Manovrina 2017 (AC. 4444) contenente una misura che permetterà ai contribuenti incapienti di poter cedere il credito del 65% relativo all’ecobonus sui lavori condominiali non solo a fornitori e imprese edili, ma anche a banche e intermediari finanziari. Questa possibilità riguarda le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni condominiali di cui potranno beneficiare coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 8.125 euro (no tax area). Tale previsione, sostenuta anche dall’ANAEPA, aumenterà dunque l’appetibilità dello strumento della detrazione/cessione del credito che può diventare un’opportunità di rilancio per il settore edile tenuto conto che oltre un milione di condomini necessita di lavori di efficientamento energetico.
Resta invece esclusa la cessione del credito per interventi di riduzione del rischio sismico (cd. sismabonus). Per i contribuenti non incapienti rimane valido quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2017 che limita la cessione dell’ecobonus ai fornitori e agli altri soggetti privati diversi dalle banche.
Nel Dl, che ora passa al Senato, sono contenute anche altre misure per le imprese delle costruzioni. In materia di DURC si prevede che, nel caso di definizione agevolata di debiti contributivi tramite rottamazione, il documento venga rilasciato a seguito della presentazione da parte del debitore della dichiarazione di adesione alla stessa, purché effettuata nei termini previsti ed in presenza di tutti i requisiti di regolarità richiesti. Si specifica altresì che in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate dovute, tutti i DURC rilasciati – successivamente alla presentazione della dichiarazione di adesione alla definizione agevolata – siano annullati.
Il Decreto, inoltre, in materia di edilizia scolastica per l’anno 2017 autorizza la spesa di 15 milioni di euro per il finanziamento degli interventi in favore delle province e delle città metropolitane. Per chi acquista da un’impresa di costruzione o ristrutturazione un immobile demolito e ricostruito con criteri antisismici in zona sismica 1 potrà usufruire di una detrazione fiscale fino all’85% del prezzo di vendita.
Infine, il Decreto esclude le imprese edilizie e quelle coinvolte in appalti di opere o servizi dall’utilizzo dei “nuovi voucher”, contratti di prestazione occasionale, che potranno essere utilizzati da micro imprese fino a 5 dipendenti.