07 Novembre 2016
Ddl autonomi, via libera in prima lettura al Senato
E’ stato approvato ieri dal Senato il disegno di legge (AS. 2233) sul lavoro autonomo che passa ora all’esame della Camera. Numerose sono le novità finalizzate ad assicurare maggiori tutele per professionisti e lavoratori autonomi: deducibilità della polizza contro mancati pagamenti, maggiore facilità alla partecipazione degli appalti, delega funzioni delle pubbliche amministrazioni.
Nel dettaglio è prevista l’estensione delle tutele sui ritardi di pagamento anche alle transazioni commerciali sia tra lavoratori autonomi e imprese, o tra lavoratori autonomi sia nei confronti della PA. E’ altresì introdotta la deducibilità integrale delle spese:
• di formazione entro il limite di 10.000 euro annui (la disciplina vigente prevede la deducibilità solo al 50% dell’ammontare);
• in servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’autoimprenditorialità entro il limite di 5.000 euro annui;
• in polizze assicurative o di solidarietà a tutela dal mancato pagamento delle prestazioni.
Vietate le clausole che consentono al committente di modificare unilateralmente il contratto o che prevedono termini di pagamento superiori a 60 giorni. Considerato abusivo il rifiuto del committente di stipulare il contratto in forma scritta.
Un’importante novità riguarda la promozione della partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici: chi svolge attività professionali avrà la possibilità di costituire reti, di partecipare alle reti di imprese (reti miste), di costituire consorzi stabili o associazioni temporanee, per accedere più facilmente ai bandi di gara.
Al fine di semplificare l’attività delle amministrazioni pubbliche e di ridurne i tempi di produzione, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Governo è delegato ad individuare con apposito decreto gli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere redatti anche dai professionisti in relazione al carattere di terzietà di questi. Alle professioni ordinistiche viene riconosciuto il loro ruolo sussidiario, demandando agli iscritti l’assolvimento di funzioni finalizzate alla riduzione del contenzioso giudiziario e ad introdurre semplificazioni in materia di certificazione dell’adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche, anche attraverso l’istituzione del fascicolo del fabbricato.