20 Settembre 2016
ANAEPA e Confartigianato in Audizione: “Nuovo Codice appalti, positiva rivoluzione ancora bloccata”
“Il nuovo Codice dei contratti pubblici è una rivoluzione positiva che però tarda a dare i suoi effetti”. E’ il giudizio espresso dai rappresentanti di Confartigianato e di ANAEPA-Confartigianato Edilizia intervenuti ieri 19 settembre all’Audizione sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplina dei contratti pubblici promossa dalle Commissioni congiunte Ambiente della Camera e Lavori Pubblici del Senato.
L’attuazione delle apprezzabili novità del Codice è frenata dalle incertezze ad attuare la nuova disciplina da parte delle stazioni appaltanti che, di fatto, stanno causando il blocco dei contratti pubblici. Inoltre, il sistema delle micro e piccole imprese non è ancora pienamente valorizzato e incluso nella partecipazione alle gare d’appalto. Queste criticità stanno impedendo alla domanda pubblica di rinvigorire settori come quello delle costruzioni che, tra il 2007 e il 2015, ha perso il 42,4% della produzione e nei primi 5 mesi del 2016 ha visto un ulteriore calo del 2,4%.
Quella che abbiamo salutato come una svolta – sottolineano i rappresentanti di Confartigianato e ANAEPA– rischia di deludere le aspettative degli artigiani e delle micro e piccole imprese, sono 71.000 quelle maggiormente interessate agli appalti pubblici, e di accentuare la crisi degli investimenti pubblici, diminuiti di quasi 17 miliardi di euro tra il 2009 e il 2015.
Per la Confederazione e per l’ANAEPA, è indispensabile emanare indicazioni che evitino l’eccesso di discrezionalità affidato alle stazioni appaltanti e valorizzare la partecipazione agli appalti da parte delle micro e piccole imprese, puntando su 3 aspetti: modalità di affidamento ‘a chilometro zero’, vale a dire coinvolgimento delle aziende di prossimità rispetto al luogo di esecuzione dei lavori e che si impegnano a utilizzare manodopera locale; un sistema di qualificazione basato sulla effettiva realizzazione dei lavori e dei contratti di fornitura; semplificazione e riduzione degli oneri a carico delle imprese.
Intanto sul fronte delle attestazioni Soa, il presidente della commissione Ambiente, Ermete Realacci, accogliendo una richiesta in particolare anche dell’ANAEPA, ha dichiarato che chiederà al Governo la reintroduzione della qualificazione sulla base di dieci anni. Con il nuovo Codice infatti è prevista la dimostrazione di cifra d’affari in lavori, attrezzatura adeguata e organico medio in riferimento agli ultimi 5 anni, una modifica che, tenuto conto della grave crisi che ha colpito il settore negli ultimi anni, di fatto costringerebbe molte imprese a partecipare a meno gare o appalti di importo minore.