13 Giugno 2016
Rigenerazione urbana, 500 milioni di euro per le periferie
Arriva il Gazzetta Ufficiale il decreto 25 maggio 2016 che consentirà ai grandi Comuni di riqualificare le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi. Il Dpcm approdato in Gazzetta approva il Bando, in attuazione dell’ultima Legge di Stabilità, con il quale sono definite le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la rigenerazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta. Per la valutazione dei progetti è istituito presso il Consiglio dei Ministri un Nucleo di sei esperti di cui due dei quali designati, rispettivamente, dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e dall’Associazione nazionale dei comuni italiani.
Gli interventi, che dovranno essere attuati senza ulteriore consumo di suolo, potranno riguardare una o più delle seguenti tipologie di azione:
a) progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano;
b) progetti di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico;
c) progetti rivolti all’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana;
d) progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano;
e) progetti per la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.
Inoltre, al momento della presentazione della domanda – a pena di inammissibilità – i progetti dovranno essere stati approvati come progetti definitivi o esecutivi. I soggetti proponenti possono presentare anche progetti di fattibilità tecnica ed economica. In tal caso si impegnano ad approvare, entro 60 giorni dalla sottoscrizione della convenzione o accordo di programma, il relativo progetto definitivo o esecutivo.
Per l’attuazione del Programma è istituito un apposito Fondo pari a 500 milioni di euro per l’anno 2016 che dovrà essere dotato di ulteriori appropriate risorse per produrre gli effetti auspicati. Infatti, sulla base di quanto richiesto da ogni singola città e del punteggio conseguito, è previsto fino a un massimo di 40.000.000 euro per il territorio di ciascuna città metropolitana e di 18.000.000 euro per i comuni capoluogo di provincia, per i comuni con il maggior numero di abitanti di ciascuna città metropolitana e per la città di Aosta.
Per la presentazione dei progetti da candidare al finanziamento, città e capoluoghi hanno tempo 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dunque fino al 30 agosto. Entro il 28 novembre un Dpcm individuerà i progetti ammessi ai fini della stipulazione di convenzioni o accordi di programma con gli enti promotori.