14 Aprile 2016

Nuovo codice appalti: “Passo avanti ma non basta”

 

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale entra finalmente in vigore il nuovo codice degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il testo (dlgs. 50/2016), approvato dal Consiglio dei Ministri in via definitiva venerdì 15 aprile, recepisce in un unico decreto le direttive europee sugli appalti e riordina la disciplina vigente in materia.
Rispetto al passato non è previsto alcun regolamento di attuazione: la nuova disciplina è già legge. Tuttavia per alcune disposizioni bisognerà attendere i decreti attuativi del Ministero e le linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) che saranno approvati nei prossimi mesi. Il rischio, secondo le associazioni del settore, è che si possa creare un clima di incertezza e di disincentivazione delle gare pubbliche.
ANAEPA Confartigianato, unitamente alla Confederazione è intervenuta in tutte le sedi istituzionali e in ogni fase dell’elaborazione della riforma affinché il testo non si discostasse dal principio base delle direttive comunitarie che mettono al centro proprio le MPMI, facendo accogliere importanti indicazioni per imprese interessate.
Tra le misure volte a favorire la partecipazione delle piccole imprese al mercato degli appalti pubblici, figurano:
– la suddivisione in lotti prestazionali;
– l’obbligo, da parte della stazione appaltante, del pagamento diretto delle microimprese subappaltatrici;
– il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa quale strumento di aggiudicazione preferenziale;
– la possibilità di affidamento mediante procedure negoziate fino a 1 milione di euro;
– il criterio del massimo ribasso consentito fino a 1 milione di euro;
– l’inserimento del CEL (Certificati Esecuzione Lavori) per chi esegue i lavori;
– il limite al 30% per il subappalto;
– l’anticipazione del prezzo pari al 20%, pur subordinata ad una fideiussione.
In linea generale, l’ANAEPA valuta positivamente la nuova disciplina nel suo complesso, tuttavia, ritiene che le misure previste non possono ritenersi ancora esaustive al fine di favorire un’effettiva partecipazione delle imprese artigiane alle gare pubbliche, né tantomeno per superare gli attuali fenomeni distorsivi del sistema appalti.
“Il Codice degli appalti pubblici pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale recepisce alcune sollecitazioni avanzate da ANAEPA-Confartigianato per consentire agli artigiani e alle micro e piccole imprese di cogliere le opportunità del mercato degli appalti pubblici. Ma non basta: rimane infatti da recuperare un enorme gap che discrimina la partecipazione delle Pmi italiane alle gare d’appalto”.  E’ un giudizio in chiaroscuro quello espresso dal Presidente di ANAEPA Confartigianato Arnaldo Redaelli sul nuovo Codice degli appalti che, nella sua versione definitiva, ha corretto alcuni aspetti del vecchio Codice penalizzanti nei confronti delle piccole imprese. “Per colmare questo gap – continua Redaelli – occorre vigilare sull’attuazione della nuova disciplina con un meccanismo che garantisca alle piccole imprese la reale partecipazione alle gare”.
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