31 Marzo 2014
Qualificazione imprese: entro aprile le nuove categorie specialistiche
Dopo vari annunci e smentite, ad affrontare il caos qualificazione a seguito del DPR 30 ottobre 2013, è arrivato l’articolo 12 del Decreto sull’emergenza abitativa n. 47/2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2014, n.73 ed entrato in vigore il giorno successivo. Al fine di garantire la stabilità del mercato dei lavori pubblici nell’attuale periodo di difficoltà economica per le imprese del settore, è previsto che, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, il Ministro delle Infrastrutture definisca con apposito decreto le categorie di lavorazioni che, “in ragione dell’assoluta specificità, strettamente connessa alla rilevante complessità tecnica o al notevole contenuto tecnologico, richiedono che l’esecuzione avvenga da parte di operatori economici in possesso della specifica qualificazione”.
Entro il prossimo 27 aprile quindi saranno individuate le categorie di lavorazioni a qualificazione obbligatoria nonché quelle superspecialistiche. Il decreto in argomento verrà adottato nelle more dell’emanazione, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 47/2014, delle disposizioni in materia di qualificazione degli esecutori dei lavori pubblici, sostitutive di quelle annullate dal DPR 30 ottobre 2013 (articoli 107, comma 2, e 109, comma 2, del Regolamento Appalti, DPR 207/2010), che di fatto autorizza le imprese generali a eseguire tutti i lavori in proprio, cancellando l’obbligo di subappaltare le opere a qualificazione obbligatoria da parte dei costruttori non abilitati a eseguire quel tipo di lavorazioni.
Le disposizioni contenute nell’art. 12, secondo ANAEPA-Confartigianato Edilizia, non pongono fine alle preoccupazioni manifestate con forza dalle organizzazioni delle imprese specialistiche, per la situazione di pesante incertezza che continua a persistere a seguito della emanazione del DPR 30 ottobre 2013 che comporta lo stravolgimento dell’intero sistema di qualificazione, impattando negativamente sulle imprese operanti nel settore in possesso di qualificazione nelle categorie specialistiche.