14 Febbraio 2014
Via libera all’Anagrafe nazionale per l’Edilizia scolastica
Con la sigla dell’accordo in Conferenza Unificata, prende il via lo Snaes, il Sistema nazionale delle Anagrafi dell’edilizia scolastica, che viene ripristinato per garantire una maggiore trasparenza e una migliore gestione dei dati relativi agli edifici scolastici. Viene ripristinato anche l’Osservatorio sull’edilizia con una nuova formulazione per una programmazione più efficiente degli interventi necessari.
Il nuovo Sistema delle Anagrafi sarà costituito da un nodo nazionale situato presso il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e da nodi regionali che saranno in rapporto fra loro per lo scambio reciproco di dati: il Miur metterà a disposizione le informazioni sugli edifici scolastici e un servizio di consultazione dei dati raccolti a livello nazionale; mentre le Regioni forniranno un supporto a Comuni, Province e istituzioni scolastiche per costruire, aggiornare, consultare il ‘nodo’ regionale fornendo gli accessi necessari per i dati di competenza. L’aggiornamento sarà reso periodico e costante nel tempo.
L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Ministero dell’Istruzione, verificherà la funzionalità del sistema e la conformità alle regole tecniche. Avrà compiti di promozione, indirizzo e attività di studio nell’ambito dell’edilizia scolastica. Fungerà, poi, da supporto per i soggetti programmatori e attuatori degli interventi operativi e di definizione di apposite linee guida per la elaborazione del piano nazionale e dei piani regionali, predisposti sula base delle richieste e degli enti locali. L’osservatorio si compone di un rappresentante dei Ministeri dell’Istruzione, dei Trasporti, dell’Economia e finanze e dei Beni culturali. Gli enti locali saranno rappresentati da due figure indicate dalle Regioni, uno per l’Anci e uno per l’Upi.
Ricordiamo che con il cosiddetto Decreto del Fare (Dl 69/2013 convertito nella Legge 98/2013) è stato stanziato un piano da 150 milioni di euro per interventi di riqualificazione, ristrutturazione, manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza per l’edilizia scolastica ed entro il prossimo 28 febbraio dovrà avvenire l’affidamento dei lavori, pena la revoca delle risorse stanziate. Una dote sicuramente insufficiente rispetto alle urgenze di intervento sugli edifici scolastici, cionondimeno rappresenta un segnale di attenzione del Governo sul tema e che nella situazione economico-finanziaria attuale, non può che essere apprezzato.