13 Gennaio 2014
Avcpass, stallo negli appalti pubblici
Rischio di blocco per il mercato degli appalti. Poche sarebbero ancora, infatti, le stazioni appaltanti che si sono registrate sulla piattaforma informatica dell’AVCPass, il servizio on line dell’Autorità di Vigilanza per la verifica telematica dei requisiti di partecipazione alle gare (di importo pari o superiori a 40.000 euro), che è diventato obbligatorio dal 1° gennaio scorso. Il sistema che avrebbe dovuto semplificare le procedure di affidamento degli appalti pubblici stenta a decollare tra Pa e imprese, con l’eventualità sempre maggiore di contenziosi a causa del perdurare delle verifiche cartacee.
Per consentire alle stazioni appaltanti e alle imprese di adeguarsi gradualmente alle nuove modalità di verifica dei requisiti, l’entrata in vigore dell’AVCPass, previsto dall’art. 6-bis, comma 1, del Codice dei Contratti (Dlgs 12 aprile 2006, n. 163), era slittata di 12 mesi, con la possibilità dal 1° gennaio 2013 al 1°gennaio 2014 di utilizzare anche le previgenti modalità di verifica. Le nuove disposizioni, che dispongono che l’intera documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario per la partecipazione ai bandi di gara pubblici venga acquisita esclusivamente attraverso la Banca Dati nazionale dei contratti pubblici, non comminano alcuna sanzione per le stazioni inadempienti rendendo sempre più concreta la previsione di stallo del mercato.
Rendendosi interprete delle criticità espresse in tale direzione delle piccole e medie imprese dell’edilizia che lavorano con le pubbliche amministrazioni, ANAEPA-Confartigianato Edilizia, assieme alla Confederazione, ha definito un emendamento al DL MilleProroghe, proposto come RETE IMPRESE ITALIA, volto a posticipare al 1° gennaio 2015 i termini per l’adozione degli adempimenti connessi alla introduzione dell’AVCPASS: il periodo di proroga consentirebbe un ripensamento delle stesse modalità di funzionamento, da parte dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici attraverso una applicazione modulare dell’obbligo dell’utilizzo del ACVPass, e al contempo darebbe più tempo al mercato di adeguarsi e di fare una corretta e precisa informazione a riguardo.