02 Dicembre 2013
Appalti, stravolta la qualificazione delle imprese
Ampliato l’ambito di operatività autonoma delle imprese generali a scapito dei costruttori specializzati. A modificare drasticamente l’assetto del settore degli appalti in Italia è il Decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre 2013 pubblicato il 29 novembre scorso sulla Gazzetta Ufficiale n. 280: il Dpr rende esecutivo il parere del Consiglio di Stato n. 3014 del 26 giugno 2013 emesso in risposta a un ricorso presentato dall’Associazione delle grandi imprese (Agi) per l’annullamento di alcune norme del Regolamento appalti Dpr 207/2010 che hanno disciplinato fino ad oggi l’accesso alle gare delle imprese.
Intervenendo con la cancellazione degli articoli 107 e 109, comma 2, del Dpr 207/2010, il provvedimento consente alle imprese “generali”, pur non in possesso delle oggi necessarie qualificazioni SOA nelle specifiche attività oggetto dell’appalto, di eseguire tutte le lavorazioni in proprio senza più l’obbligo di subappaltare le opere specialistiche a imprese specializzate e in possesso delle competenze richieste.
Contro il parere del Consiglio di Stato, si erano mosse suo tempo le Associazioni di categoria, inclusa ANAEPA-Confartigianato Edilizia, con una lettera congiunta al Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, manifestando la propria preoccupazione circa i possibili effetti del nuovo assetto normativo che incide sul delicato aspetto della qualificazione degli operatori e, indirettamente, sul sistema delle imprese piccole e medie. Ora, a fronte della ratifica del parere con Decreto, l’ANAEPA e le altre associazioni delle imprese delle costruzioni si sono immediatamente attivate chiedendo una temporanea sospensione degli effetti del DPR 30 ottobre 2013 in attesa di definire un provvedimento condiviso che salvaguardi la logica che ha giustamente portato nel 2006 il legislatore alla distinzione tra Opere Generali ed Opere Specialistiche nel Codice degli Appalti.