15 Luglio 2011

Manovra economica, tagli ai bonus fiscali

Dopo il voto di fiducia alla Camera, è stata pubblicata nella G.U. del 16 luglio n. 164 la legge di conversione (L. 15 luglio 2011, n. 111) della Manovra finanziaria (DL 98/2011) che diventa definitivamente legge dello Stato: le nuove norme sono in vigore da oggi lunedì 18 luglio. Tra le misure più discusse che riguardano da vicino il settore delle costruzioni, segnaliamo il taglio lineare (cioè a prescindere dal reddito del contribuente) del 5% per il 2013 e del 20% dal 2014 per tutte le 483 agevolazioni fiscali attualmente previste dall’ordinamento nazionale, inclusi i bonus del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e del 36% per le ristrutturazioni del patrimonio edilizio.

Le agevolazioni del 55% e del 36%, tuttavia, scadranno rispettivamente il 31 dicembre 2011 e il 31 dicembre 2012. Tuttavia, i tagli delle detrazioni non si applicheranno se entro settembre 2013 verranno eliminate le sovrapposizioni nelle prestazioni fiscali e assistenziali in modo da determinare risparmi non inferiori a 4 miliardi nel 2013 e a 20 miliardi nel 2014. In caso contrario scatterà la riduzione.
Sempre in materia di detrazioni al 36% e del 55%, accolta, invece, con favore dalle imprese e dalle associazioni di categoria, la diminuzione dal 10% al 4% della ritenuta, operata dal 1° luglio 2010, sui bonifici relativi ad interventi agevolati di riqualificazione e ristrutturazione. Tale misura era stata più volte sollecitata da ANAEPA-Confartigianato e dalle altre associazioni di categoria, visto e considerato come la ritenuta del 10% si era tradotta unicamente in una minor disponibilità monetaria per le imprese, già gravate dalle ingenti problematiche finanziarie.
Con la Manovra cambia ancora il patto di stabilità interno, con l’inserimento del “coefficiente di correzione connesso alla dinamica nel miglioramento conseguito dalle singole amministrazioni rispetto alle precedenti con riguardo ai parametri” di virtuosità, per individuare Comuni a cui riservare un bonus da 200 milioni nel 2012. I vincoli del patto di stabilità, impedendo agli enti locali di pagare le imprese appaltatrici nonostante la capacità di spesa, rappresentano un freno agli investimenti e alla realizzazione di opere pubbliche, con pesanti ripercussioni sulla liquidità delle imprese ed anche sul fronte dell’occupazione.

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