09 Marzo 2011
Federalismo municipale: tutte le novità per gli immobili
Il decreto attuativo sul federalismo comunale, recentemente approvato dal Parlamento, ha stabilito l’introduzione della cedolare secca sugli affitti. Proprietari o titolari di diritti reali di godimento, che locano a uso abitativo immobili e relative pertinenze (locate congiuntamente), potranno versare un’imposta sostitutiva pari al 21% del canone di affitto, che diventa del 19% per i contratti a canone concordato nelle città ad alta tensione abitativa, in luogo delle ordinarie imposte sui redditi. La cedolare secca va dunque a sostituire l’Irpef e le addizionali comunali e regionali, nonché le imposte di registro (2%) e di bollo sul contratto di locazione, con notevoli vantaggi sia per i locatori che per gli inquilini.
L’applicazione del nuovo regime di tassazione del reddito da locazione resta comunque facoltativa e sarà il locatore a decidere se mantenere o meno il sistema ordinario dell’Irpef. Le modalità per l’esercizio dell’opzione saranno definite in un futuro provvedimento dell’Agenzia delle Entrate entro 90 giorni dall’emanazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri. Sono previste, invece, aspre sanzioni, da 200 a 400% dell’imposta non versata, in caso di mancata indicazione del canone di affitto in sede di dichiarazione dei redditi.