21 Ottobre 2010
Ritardati pagamenti, approvata nuova direttiva UE
La Pubblica Amministrazione dovrà pagare le imprese fornitrici di beni e servizi entro 30 giorni, che possono diventare 60 in presenza di casi eccezionali (ad esempio nel settore sanitario); superato tale termine, nelle transazioni commerciali, la PA dovrà versare interessi di mora pari all’8%. Il Parlamento di Strasburgo ha, infatti, approvato nella giornata di ieri la nuova direttiva in materia di ritardati pagamenti, che aiuterà l’intera economia europea riducendo i tempi e le procedure di liquidazione delle fatture.
La norma prevede che le imprese potranno richiedere automaticamente il pagamento degli interessi di mora e ottenere un importo fisso minimo di 40 euro a titolo di indennizzo dei costi di recupero del credito.
Per quanto concerne i pagamenti tra imprese private, viene stabilito che le fatture dovranno essere liquidate entro 60 giorni salvo diversi accordi tra le parti.
Si tratta di una partita da ben 1,410 milioni di euro per le imprese del comparto artigiano nazionale, la cui sopravvivenza è stata messa a rischio proprio dai debiti della PA.
Ora gli Stati membri dovranno recepire la direttiva negli ordinamenti nazionali entro 24 mesi dalla sua adozione da parte del Parlamento europeo.
Sono proprio i tempi di applicazione a destare preoccupazione: “I ritardi nei pagamenti – sottolinea Arnaldo Redaelli, presidente di Anaepa-Confartigianato – hanno penalizzato duramente le imprese artigiane. La tempestiva retribuzione del lavoro svolto è la base della solidità di un’azienda. Pertanto, ci auguriamo che la direttiva venga recepita al più presto al fine di consentire alle imprese la liquidità necessaria per investire nel futuro”.